Nei giorni scorsi, in Commissione Pari Opportunità abbiamo concordato di proporre alla
Giunta la riproposizione di un servizio che negli anni passati aveva impreziosito le nostre
spiagge: il lido pubblico per disabili.
Il lido per disabili è uno spazio attrezzato per consentire a tutti di accedere alla spiaggia e
godersi il nostro magnifico mare, con il supporto delle associazioni per la cura dei
bagnanti.
Spesso chi ha problemi motori o percettivi rinuncia al piacere del mare se non ha supporti
adeguati.
Un’amministrazione comunale non può restare insensibile ai bisogni delle persone più
svantaggiate a cui, ancora oggi, all'alba della stagione estiva, non ha rivolto alcuna
attenzione.
Una insensibilità che si chiude nel più completo silenzio, così come il silenzio assordante
che aleggia, anche, intorno alla redazione del Piano Spiaggia Comunale (art.6 legge
regionale n.17/05 – Piano di Indirizzo Regionale per l'utilizzo del Demanio Marittimo) che
consentirebbe di pianificare l’arenile per tipologie di insediamento con i relativi standard
su servizi e accessibilità della spiaggia nei tratti liberi.
Quello che certamente sfugge (come tante altre questioni) alla giunta Voce è che le
funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo per quanto riguarda la garanzia
ai disabili in fatto di accessibilità e fruizione pubblica delle spiagge devono essere
esercitate a prescindere dall’approvazione di un piano spiagge.
Non a caso viene previsto l’obbligo per i Comuni di assicurare gli accessi a mare, la
presenza di servizi minimi sia sulle aree in concessione che su quelle libere, la
realizzazione dei percorsi al fine di consentire l’accesso al mare da parte di soggetti
disabili, nonché la loro mobilità all’interno delle aree demaniali.
Il Comune di Crotone negli anni precedenti ha messo in campo programmi di pregio su
questo versante.
“Spiagge sicure” è stata un’esperienza costruttiva che andrebbe semplicemente ripetuta
come tutte le buone prassi.
Un progetto che non prevedeva soltanto lo spazio attrezzato per disabili, ma anche delle
torrette ed un servizio di controllo, con appositi bagnini, per tutti coloro che usufruiscono
delle spiagge pubbliche.
Un servizio che risulterebbe fondamentale in questo periodo di ripresa dalla pandemia
per far sì che anche sulla spiaggia libera vengano rispettate tutte le norme anticovid a
cominciare dal distanziamento.
Purtroppo, le risposte di questa amministrazione sono sempre le stesse, barricata dietro
una falsa etica, con la scusa preordinata del non avere mai fondi disponibili e
perennemente pronti a scaricare le responsabilità sugli altri.
Ed intanto la città soffre e rimane senza servizi.
Danilo Arcuri – consigliere comunale
Benedetta Ventura – consigliere P.O.