“Il lupo perde il pelo ma non il vizio”, peccato però che più di lupo in questo caso trattasi di iena.
Sono rimasta molto sorpresa dal commento del consigliere regionale Giuseppe Aieta sia per i
contenuti distorti sia per la sua incapacità cronica a dire la verità.
Chiariamo questa vicenda per l’ennesima e l’ultima volta, Aieta è stato sostituito da capogruppo in
Consiglio regionale dei Democratici Progressisti semplicemente perché in un anno e mezzo non ha
mai svolto il ruolo, non ha mai riunito il gruppo, non ha mai proposto iniziative comuni, non ha mai
coinvolto il gruppo consiliare in scelte o su temi importanti.
Aieta è stato “cacciato” solo ed esclusivamente perché non faceva nulla.
Un capogruppo inutile non serve a nessuno.
Tutto il resto è noia, fuffa o semplicemente alibi alla sua distorta visione delle regole della
democrazia che, nel caso di Aieta, funzionano solo se riguardano la sua persona, ma non vanno
applicate nei riguardi degli altri.
Che Aieta sia un uomo, non di sinistra, ma dell’apparato di sinistra è evidente dalla sua connotata
capacità di distorcere la verità per piegarla ai suoi fini politici.
Se la sua ennesima difesa d’ufficio è alquanto bizzarra, cade nel ridicolo quando si erge a “censore”
dei costumi altrui, elevandosi a paladino dei fondi del gruppo.
Giusto per chiarezza e per amore della verità: sotto la gestione del capogruppo Billari non un euro
dei fondi del gruppo è stato toccato, non un contratto di collaborazione è stato fatto.
Nulla!
I fondi sono lì, integri e pronti a tornare alla collettività.
Sia più prudente il consigliere Aieta nelle sue affermazioni sui contratti di collaborazione del
gruppo, visto che lui, e non altri, è indagato dalla Procura di Paola perché avrebbe promesso
l’assunzione o la permanenza nella struttura regionale (leggasi staff o collaboratori) in cambio di
sostegno elettorale.
Continuando a sbandierare la vicenda della sua sostituzione da Capogruppo, Aieta potrebbe
alimentare il pensiero, di qualche malevole, non certo il mio, che la posizione di capogruppo serviva
solo al procacciamento di voti.
Per noi non è così, ci auguriamo anche che non lo sia per altri, e sulla vicenda giudiziaria siamo
certi che trionferà la giustizia e la verità.
La politica, caro consigliere Aieta, potrà ritrovare credibilità solo quando saprà porre una barriera
alle bugie e alle falsità, e riuscirà a far trionfare la verità.
On. Flora Sculco