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Ancora dubbi sulla sede della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Catanzaro e Crotone

Redazione

Ancora dubbi sulla sede della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Catanzaro e Crotone Sono passati circa tre mesi da quando, con una specifica nota stampa relativa proprio alla questione inerente la sede della Soprintendenza, puntavamo l’attenzione sull’asse Ferro – Occhiuto per il rilancio dello sviluppo di Catanzaro ed il conseguente isolamento di Crotone. Non ci sembra che da allora siano stati fatti passi in avanti, anzi. Continuiamo a registrare un’ambiguità di fondo rispetto alla effettiva collocazione della sede della Soprintendenza e, così come riportato in un recente articolo de “il crotonese”, c’è ancora molta confusione tra sedi di rappresentanza, sedi distaccate, sedi operative. Ciò che ancora manca sembra essere la volontà di valorizzare in modo congruo quella che, almeno sulla carta, è la sede della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Catanzaro e Crotone che è a Crotone. Dopo lo scippo del parco archeologico di Capocolonna, perché di questo si tratta, il Ministro della Cultura ha dato prova della scarsa considerazione che ha verso Crotone e non vogliamo certo assistere all’ennesima potenziale umiliazione per il nostro territorio anche se, ancora ad oggi, non riscontriamo un adeguato impegno per tutelare gli interessi della nostra comunità né da parte della Provincia né da parte del Comune mentre è chiaro l’impegno, in direzione Catanzaro, del Presidente Occhiuto e dei consiglieri regionali che fino a qualche tempo fa si presentavano quali paladini del territorio crotonese. Noi continueremo a tenere alta l’attenzione sul tema per evitare nuove inaccettabili “spoliazioni”.

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