Il programma prevede eventi che si svolgeranno dal 23 al 28 febbraio prossimi tra Cutro, Crotone, Cosenza e
Botricello, alla presenza di alcuni familiari delle vittime e sopravvissuti.
Ricordo, riflessione, proposta. Sono le parole chiave che caratterizzeranno il ricco programma di eventi
promosso dalla ‘Rete 26 febbraio’, in occasione del secondo anniversario della strage di Steccato di Cutro.
A due anni dal naufragio – che causò la morte di 94 persone, tra cui 35 bambini, e un numero imprecisato
di dispersi -, il coordinamento di associazioni e singoli cittadini, costituito all’indomani di quella tragedia,
intende rinnovare il suo impegno nel mantenere viva la memoria, chiedere verità e giustizia, pretendere
una politica comune europea di soccorso, accoglienza e asilo.
Lo fa attraverso una serie di iniziative, che si svolgeranno dal 23 al 28 febbraio prossimi tra Cutro, Crotone,
Cosenza e Botricello, alla presenza di alcuni familiari delle vittime e sopravvissuti.
Il programma elaborato dalla Rete non si presenta come un mero contenitore di attività commemorative,
ma offre una occasione di confronto in materia di migrazioni, oltre che di condivisione di proposte concrete
finalizzate a migliorare il sistema dei soccorsi in mare e dell’accoglienza, predisposte da chi opera
concretamente sul campo.
L’invito a non dimenticare sarà veicolato attraverso iniziative a carattere sportivo, artistico e musicale, che
prevedono anche il coinvolgimento degli studenti delle scuole: mostre, proiezioni, amichevole di calcio,
concerto-lezione accompagneranno i partecipanti verso il giorno del drammatico anniversario.
Non mancheranno occasioni di confronto e dibattito: il convegno ‘Lungo le rotte a due anni dalla strage di
Cutro: respingimenti, mancato soccorso, criminalizzazione, scomparse. Quali diritti? Quale verità? Quale
giustizia?’ offrirà un momento di approfondimento su mancati soccorsi, criminalizzazione delle ONG e
scomparse.
Il 26 febbraio, alle 4 del mattino, ci si ritroverà per una veglia su quella spiaggia dove hanno trovato la
morte i migranti della ‘Summer Love’. Successivamente, organizzatori, familiari delle vittime e superstiti
incontreranno i giornalisti per spiegare cosa sia cambiato a ventiquattro mesi dal naufragio. Nel
pomeriggio, in piazza della Resistenza, ad essere ricordate saranno tutte le persone che hanno perso la vita
alle frontiere, attraverso i ‘Lenzuoli della Memoria Migrante’, sui quali verranno ricamati i loro nomi.