Tre giorni di festa per Crotone e per la Calabria; tra musica, canti, arte, enogastronomia, cultura. Vissuti con la gente, e tra la gente, al ritmo trascinante della Tarantella e scanditi dagli appuntamenti del festival che ha colorato le vie della città pitagorica, tra il lungomare e la Lega Navale, location dell’evento.
La seconda edizione di Arenaria festival-granelli di Tradizioni locali, si chiude così con un bilancio positivo. Tantissime le presenze, oltre duemila, ma soprattutto tanto entusiasmo, tanta condivisione, tante riflessioni e spunti per il futuro.
Uno spirito positivo che, al netto delle problematiche del territorio e delle criticità che la Regione vive quotidianamente, mostra un volto diverso e lontano dai pregiudizi, una Calabria terra meravigliosa e fiera, che guarda al futuro con il cuore, i piedi e l’anima ben saldi nel passato, nelle proprie radici, nella propria storia.
Tanti e qualificati gli interventi e gli ospiti. Ricordiamo Pino Aprile, scrittore di fama internazionale, e Daniel Cundari, vincitore del prestigioso premio nazionale Ischitella-Pietro Giannone 2017. O ancora i ricercatore ed etnomusicologi: Nino Cannatà (Suoni d’Aspromonte), Patrizia Giancotti (Filoxenia), Francesco Bevilacqua, (Paesaggio e identità) che hanno dato vita ad un interessantissimo dibattito sul valore della cultura, del paesaggio e delle tradizioni quali elementi di ricchezza di una comunità.
E poi, gli innovatori Stefano Caccavari (Mulinum), Massimiliano Capalbo (Orme nel Parco), Ivan Arella (Cleto Festival) e Tullia Prantera (Oncologa) che hanno raccontato con le loro testimonianze come la passione cambia il territorio.
Salotti culturali ma non solo. Tanta, tantissima musica infatti ha rallegrato i partecipanti facendo da colonna sonora e da protagonista assoluta del festival con stage di Tarantella, concerti, suoni itineranti, spettacoli coi Giganti, cantastorie, spettacolo di marionette (a cura del Teatro della Maruca), feste all’abballu.
Per poi concludersi con lo spettacolo pirotecnico del ballu du ‘ciucciu, una tradizione popolare amatissima da grandi e piccini.
Di particolare interesse gli interventi di riqualificazione urbana che hanno permesso di riportare a splendore angoli degradati e abbandonati trasformandoli in meravigliose opere murales con diverse tecniche, dalla pittura di Dorotea Li Causi, Francesca Rota, Fabio De Marco ai bellissimi mosaici di sabbia di Michele e Leo Laino.
Arte protagonista anche con Mario Carnè e il laboratorio di sculture con pietre in equilibrio. Nicola D’Imperio, di Kalura Meridionalismo, ha incantato tutti con il suo spettacolo di geopolitica sulla storia del Sud d’Italia. Commovente, divertente e dolcissima Palma Barletta con le letture e laboratorio di racconti di vita quotidiana.
Durante tutta la durata del festival, inoltre, sono state attive le pedalate turistiche, con tour gratuiti zona mare e centro storico.
Arte, musica e spettacolo accompagnati dal mercatino dei sapori con protagonista l’enogastronomia. In ultimo, iniziativa degna di particolare nota, la riffa di beneficenza il cui ricavato è andato a favore del reparto oncologico dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone.
Arenaria Festival: il Lungomare di Crotone invaso dalla cultura calabrese
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