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Associazione Crotone Vuole Volare: prendendo atto dell‘ennesimo dirottamento dei due voli provenienti da Bergamo, su Lamezia, (ricordiamo che per Maggio e Agosto al mercoledì e Domenica sono previsti due voli da/per Bergamo), ritiene non più rinviabile la risoluzione dell‘annoso problema dell‘ILS.

Redazione

L’Associazione Crotone Vuole Volare, prendendo atto dell‘ennesimo dirottamento dei due voli provenienti da Bergamo, su Lamezia, (ricordiamo che per Maggio e Agosto al mercoledì e Domenica sono previsti due voli da/per Bergamo), ritiene non più rinviabile la risoluzione dell‘annoso problema dell‘ILS.

Chiediamo, pertanto, alla società di gestione aeroportuale, Sacal spa, alla Regione Calabria, proprietaria della maggioranza del capitale sociale della stessa società, al Ministero dei trasporti, all’ENAV ed infine all’ENAC, quali iniziative intendano porre in essere per risolvere l’annoso problema e se non sia finalmente davvero giunto il momento di attivare definitivamente l’ILS, notoriamente già installato da più di dieci anni, ma in attesa di collaudo, il cui costo si aggira orientativamente tra i 200/300 mila euro e che Sacal, pare, si rifiuti di pagare.

Quali che siano i motivi specifici a noi comuni utenti dell‘aeroporto Pitagora, a questo punto, non interessano, perché siamo stanchi di essere soggetti a continui disagi, spese aggiuntive e dirottamenti, come se fossimo un aeroporto strutturalmente insicuro e/o dislocato in un paese dal clima inclemente e non, invece, in una delle province con più giorni di sole all’anno. Paradossale oltre che ridicolo.

Ci si chiede come mai, visto che il problema della scarsa visibilità, in determinate condizioni meteo impedisce agli aerei di atterrare in sicurezza sull‘ aeroporto Pitagora, problema conosciuto da decenni, l’ENAC, che pure dovrebbe occuparsi statutariamente non solo della sicurezza dei voli e delle compagnie aeree e degli aeroporti Italiani, ma anche del benessere dei passeggeri, non imponga a chi di dovere, l’immediato collaudo del sistema ILS , proprio sulla scorta degli eventi odierni che si sono verificati e che hanno procurato, a circa 370 passeggeri in arrivo ed altrettanti in partenza ritardi enormi, disagi forti e costi ulteriori.

Stiamo forse aspettando un incidente aereo per un tentativo di atterraggio? O come accaduto ieri a pochi metri dalla pista (una brusca riattacca) per mancanza di visibilità della stessa?

Eppure, pensiamo che, visto il costo del collaudo del dispositivo, sia più conveniente affrontare tale spesa, piuttosto che:

  1. A) affrontare ogni volta che si verifica un dirottamento, il costo del trasporto di più pullman, per i passeggeri diretti a Crotone, da Lamezia e/o viceversa;
  2. B) rimborsare i circa 370 (solo ieri) passeggeri in arrivo ed a altrettanti in partenza, non solo del costo del biglietto, ma fino a 250 euro per persona per i disagi ed il ritardo accumulato;
  3. C) affrontare il costo per il prolungamento dell‘orario di lavoro dei dipendenti che, in pochissimi, incolpevolmente devono pure sorbirsi non solo lo stress lavorativo, ma anche le giuste lamentele dei passeggeri partenti e dei familiari in attesa di quelli in arrivo.

In aggiunta a tutto questo c’è da aggiungere un ulteriore costo, quello che noi riteniamo essere il più cospicuo, quello reputazionale, per il discredito che tali disservizi procurano ai possibili viaggiatori in partenza ed in arrivo che potrebbero optare di partire con altri mezzi o da altri aeroporti.

Tali costi immateriali una società di gestione, che è coerente con il proprio piano industriale di rilancio dell’aeroporto , annunciato urbi et orbi, dovrebbe correre ai ripari con immediatezza, oggi, non domani, magari cercando di farsi supportare dai Comuni interessati e di concerto con la Regione Calabria  e non sprecare oltre 130.000 euro per pagare una società di consulenza che aveva il compito di rendere il bando per la continuità territoriale per l’aeroporto di Crotone più appetibile per le compagnie aeree e che, comunque, malgrado la spesa, ha avuto lo stesso esito del bando precedente: nessuna compagnia aerea ha partecipato!

Mentre scriviamo, ed a distanza di ore dall‘accaduto, ci sono ancora centinaia di persone e familiari in attesa di sapere se si riuscirà a partire, quando, senza neppure la possibilità di stare seduti e tranquilli in aeroporto perché, purtroppo, il Pitagora non dispone di spazi ne’ sedie nemmeno per i soli passeggeri di un solo volo, figuriamoci per due.

Secondo noi è arrivato il momento di porre fine a tutti i disagi, collaudando il sistema di sicurezza dell’aeroporto, consentendo allo stesso di essere uno scalo sicuro e permettendo ai passeggeri di poter programmare il proprio viaggio secondo le proprie esigenze.

Pensiamo che lo scopo di Sacal è quello di depotenziare lo scalo pitagorico e scoraggiare le partenze e gli arrivi per la popolazione della provincia di Crotone, nonostante una legge dello Stato dichiari l’isolamento del territorio attribuendone la continuità territoriale.

Certi che questa volta ci sia una risposta positiva sia in merito alla nostra richiesta di informazioni, ma soprattutto sul collaudo dell’ILS, porgiamo distinti saluti.

L’ Associazione Crotone Vuole Volare

Email: crotonevuolevolare@gmail.com

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