L’associazione “Crotone Vuole Volare” riunitasi nei giorni scorsi, esprime il proprio parere favorevole in relazione a quanto sta avvenendo, seppure in maniera ufficiosa, circa la riapertura dello scalo aereo di “Sant’Anna” .
L’aeroporto nascerà a nuova vita con la gestione SACAL, unica società preposta alla pianificazione e coordinamento dello sviluppo infrastrutturale , come dettato dalle nuove linee programmatiche per la sopravvivenza degli aeroporti medi e piccoli e a seguito dei fallimenti sopraggiunti nel corso degli ultimi anni. Il bando per la riqualificazione interna ed esterna dello scalo, il bando per l’occupazione e l’affitto di spazi commerciali, l’ormai imminente conferenza stampa ove sarà reso noto il vettore che dovrebbe far risorgere l’aerea jonica di questa regione dall’isolamento infrastrutturale.
Corre l’obbligo di ricordare che da quando è stato sospeso l’esercizio provvisorio, siamo stati relegati al ruolo di semplice appendice geografica di una regione fanalino di coda per quel che riguarda gli indicatori economici europei.
Una situazione ulteriormente grave e, per alcuni versi, ridicola è quella che è costretta a subire la società FC Crotone Calcio, coinvolta dalla nostra associazione nella lotta ( perché di lotta si tratta) per la riapertura dell’aeroporto,la quale non riesce ad ospitare in maniera degna ed adeguata società, squadre e tifoserie che hanno fatto e fanno la storia del calcio, costrette a tortuosi giri e piroette.
A breve, quindi , auspichiamo la riapertura del “Sant’Anna” , grazie anche al supporto giunto dalla sottosegretaria ai Beni Culturali Dorina Bianchi che, durante il periodo estivo, ha riunito allo stesso tavolo SACAL, ENAC ed ENAV.
Vogliamo ricordare che la nostra associazione e la dirigenza del Crotone Calcio nella persona del presidente Gianni Vrenna , infatti, avevano inteso responsabilizzare la Bianchi , in qualità di membro autorevole del Governo e referente del territorio, delle problematiche collegate alla mancata riapertura dello scalo.
Un gioco di squadra che effettivamente sta portando i suoi frutti.
Non riusciamo, pertanto, a capire questa sorta di “incredulità congenita” che serpeggia in alcuni ambiti della vita crotonese, con strali e invettive, anche dialetticamente pesanti, contro coloro i quali si stanno spendendo per la ripresa dell’attività volativa, come se a gettare in queste condizioni il NOSTRO scalo sia stata la SACAL e non la pletora di manager o aspiranti tali che fin qui si sono susseguiti e l’incapacità di molti ad evitare la chiusura definitiva dello scalo.
Certo, i problemi non sono terminati e la strada per un definitivo rilancio dell’aeroporto non è ancora chiara, ma i primi passi per una svolta si stanno compiendo e come si suol dire “finché c’è vita c’è speranza“ noi resteremo fiduciosi anche se qualcuno, probabilmente , non desidera neanche sperare.