Crotone, 6 aprile 2024. La questione della bonifica dell’area industriale di Crotone è al centro del dibattito politico cittadino e si caratterizza per una apertura all’uniformità d’intenti da parte di tutte le forze politiche. Nell’assemblea pubblica organizzata dal Partito Democratico, ad esempio, sono stati presenti diversi esponenti di forze civiche, di altri partiti e di sindacati e società civile per dire un secco no al deposito delle scorie in Calabria e per il rispetto dell’accordo preso nel 2019 con la giunta guidata dal centrosinistra.
Il segretario di federazione del PD della provincia di Crotone Leo Barberio è intervenuto durante l’assemblea proponendo una raccolta firme senza simboli di partito che unisca l’intero panorama politico in una lotta di civiltà. Ecco la sua dichiarazione: “Nel 2019, la giunta regionale guidata dal PD era riuscita a trovare un accordo con ENI per il trasferimento le scorie in discariche specializzate situate fuori dalla regione. Tuttavia, è emerso recentemente che circa un mese fa ENI Rewind (società del gruppo ENI che è stata incaricata di realizzare la bonifica) ha richiesto al MASE l’organizzazione di una nuova conferenza dei servizi e ha dichiarato, per bocca del suo amministratore delegato, che non esistono discariche pronte per ospitare le scorie e quindi si deve valutare di costruire una nuova discarica sul territorio calabrese. – Poi prosegue – È imperativo che i soggetti coinvolti facciano chiarezza sulle loro intenzioni e ascoltino attentamente le preoccupazioni espresse dai cittadini e dagli operatori locali. Durante l’assemblea di Federazione, tenutasi a Crotone, abbiamo raccolto le voci della comunità (di maggioranza e opposizione), che ha espresso un netto rifiuto all’idea dello smaltimento dei rifiuti all’interno della regione“.
Infine la proposta di raccolta firme: “In linea con questa ferma opposizione, avvieremo una campagna di raccolta firme, senza simboli di partito, per sottolineare la nostra posizione nei confronti delle autorità competenti. Pertanto, invito tutte le forze politiche locali a unirsi a noi in un fronte comune, al fine di assicurare il rispetto degli accordi precedentemente stabiliti”.