“Politiche 2018, restituire centralità alle competenze, criterio principe che presiede alla formazione della classe dirigente, oggi fattori marginali. Leggi chiare, precise e poche per contrastare il fenomeno della corruzione. Investire maggiormente in ricerca, tecnologia e risorse umane, offrendo maggiori opportunità ai giovani talenti e, soprattutto, affermare il merito, anziché le appartenenze. Pene certe e sicure ai corrotti. Riforma della giustizia. Tutela del Made in Italy. Sburocratizzazione.”
Sono, questi, alcuni dei principi alla base del Movimento Italia nel Cuore con il quale Mario Caruso, già Sindaco di Cirò, si candida alla Camera dei deputati per le prossime elezioni”.
Caruso è stato designato quale coordinatore per la Calabria del sodalizio politico presieduto da Mauro Tiboni, il candidato Premier alle elezioni di marzo 2018.
“Ho scelto di rimettermi in gioco – ha detto intervenendo nel corso dell’evento di presentazione – partecipando al Movimento Italia nel Cuore, perché credo che l’esperienza, l’impegno e la responsabilità debbano essere un dono imprescindibile di chi si pone alla guida di un paese, come l’Italia, governato da una visione immorale della gestione della cosa pubblica. Nel Movimento Italia nel Cuore, ho trovato uomini e donne fortemente motivati che vogliono contribuire a migliorare i rapporti tra istituzioni e cittadini con onestà e professionalità per dare certezza e futuro alle nuove generazioni, senza smettere di sperare in un mondo migliore”.
“Leggi chiare, precise e poche. Uno dei sintomi della corruzione della nostra repubblica – ha aggiunto Caruso è la molteplicità delle leggi. È fin troppo evidente che un testo normativo prolisso, involuto, richiamante altre disposizioni (in modo che il quadro della materia risulti da varie leggi, come un puzzle) agevola condotte amministrative opache. Più semplice e chiaro è il quadro normativo, meno facili sono condotte corruttive e viceversa. È stato dimostrato che l’aumento del solo 1% della corruzione danneggia il tasso di crescita dello 0,72%. La corruzione trova terreno fertile in Paesi con alta inefficienza del settore pubblico, lentezza burocratica, debolezza legislativa e debolezza giudiziaria”.
“È stato stimato che in Italia la corruzione costa circa 12 miliardi di euro l’anno con un’incidenza di quasi 200 euro pro capite per ogni cittadino. Gli investimenti sono scoraggiati da un alto tasso di corruzione, poiché un Paese dal livello eticamente basso è visto come poco sicuro investire. Gli investimenti sono una variabile che incide parecchio sulla crescita del Pil di un Paese. Queste variabili che già vengono appesantite in un periodo di crisi economica come quello degli ultimi anni, tendono a subire maggiormente gli effetti della corruzione che diventa a sua volta un fattore della crisi. Invertire la rotta – ha concluso – è tra le priorità del Movimento Italia nel Cuore”.
“Una delle questioni centrali e cruciali che il partito Italia nel Cuore vuole affrontare, è quella della sovranità popolare dello Stato Italiano. Una sovranità che nella fattispecie – ha spiegato Tiboni – l’Italia, o meglio i politici italiani, ha completamente abdicato a favore dell’Europa, ed il nostro intento e quello di far sì, che l’Italia se ne riappropri. Oggi si parla di Sovranità ma non c’è consapevolezza del significato e di che cosa veramente veicoli questa parola. La sovranità corrisponde ad una qualità giuridica pertinente ad uno stato, proprietario di un potere originario che è indipendente da ogni altro potere. Ed è quindi necessario averne piena consapevolezza”.