Oggi, ci sarà una riunione preliminare per la nuova conferenza dei servizi per la continuità territoriale dallo scalo pitagorico.
Una riunione organizzata da Sacal con pochi invitati tra cui il sindaco di Crotone, il sindaco di Isola Capo Rizzuto ed il presidente della provincia di Crotone.
Il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone, ovviamente, escluso da ogni confronto istituzionale sul tema.
Alla riunione, siamo certi che Sacal porterà avanti l’idea di rimodulare il bando per il volo per Roma concentrando i finanziamenti su due anni più uno e ridurre le caratteristiche degli aerei in termini di posti passeggeri che diventeranno solo 66. Una rimodulazione che quasi sicuramente comporterà l’allungamento dei tempi per l’imposizione degli oneri di servizio pubblico e la concretizzazione dei voli.
Nessun impegno da parte del gestore unico regionale, invece, su una maggior operatività dello scalo, ossia aumentare l’apertura dello scalo e consentire alle compagnie aeree un fermo macchina minore. Troppo lungo per Sacal l’iter per questo cambiamento di orario anche se questo argomento è sempre stato oggetto di quesiti posti all’Enac da parte delle compagnie aeree nei bandi andati deserti ed è sempre stato per noi un deterrente importante che ha reso poco attrattivi i bandi stessi.
Inoltre, concentrando 13 milioni di euro su due annualità soltanto, con una terza in opzione, si rischia seriamente di compromettere il futuro dello scalo avvalorando la tesi che per far decollare l’aeroporto bisogna “buttare milioni di euro” e far volare pochissimi cittadini.
Siamo stanchi che il nostro aeroporto, unica speranza di esser collegati al mondo, possa far gridare ancora una volta l’Italia e l’Europa allo spreco come successo quando venne ristrutturata l’infrastruttura!
I cittadini crotonesi e della costa jonica perché sono stati così isolati? Non capiamo come mai lo Stato Italiano nella nostra terra continui a non investire in infrastrutture moderne e le poche presenti vengono mal gestite e sono in perenne agonia!
L’Enac ed il Ministero veramente affidando alla Sacal il nostro aeroporto avevano in mente di destinarlo ad aeroporto industriale? Veramente, nel Piano Nazionale dei Trasporti il Ministero ha riconfermato il nostro scalo come di interesse nazionale e la Sacal ignori totalmente la funzione sociale svolta dallo stesso nel nostro territorio?
Purtroppo, per l’ennesima volta gli enti locali si rifiutano di ascoltare il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone preferendo dar ancora fiducia alla Sacal dalle mille promesse e dai pochi fatti!!!
Non possiamo esser altro che amareggiati per l’ennesimo mancato recepimento da parte delle istituzioni dei nostri suggerimenti.
Continueremo a difendere il nostro diritto alla mobilità che inevitabilmente corrisponde per noi nella difesa dello scalo aeroportuale.
Liberi di partire, liberi di tornare.
Il Direttivo
Comitato Cittadino Aeroporto Crotone