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Crotone, consigliere Comunale Ernesto Ioppoli: Lettera al sindaco Voce

Redazione

Carissimo Signor Sindaco, siamo ormai giunti ad un traguardo che mai avremmo pensato di raggiungere e che ci inorgoglisce visti i risultati che si stanno ottenendo (Inaugurazione del Settore B, aggiudicazione gara per il rifacimento della ex Piscina CONI sul lungomare, ultimazione dei lavori del Teatro Comunale, Terzo lotto del lungomare sino alla ex Costa Tiziana, Progetto Antica Kroton e altri ancora in itinere), però questa lettera che ti indirizzo ha un fine diverso: invitarti a costruire ed edificare non solo le “opere” ma pensare alla realizzazione dell’opera più importante: la “Programmazione del futuro del nostro territorio”.

Il territorio crotonese, come del resto la nostra intera regione, vive da decenni una situazione di crisi economico-occupazionale che, allo stato, non ha ancora trovato alcuna soluzione.

La nostra città, come del resto l’intera nostra provincia, è caratterizzata da un costante fenomeno di spopolamento, soprattutto giovanile, per la ricerca di condizioni di vita migliori.

La situazione della nostra città, dopo la fine dell’insediamento industriale, e ancora peggio dopo la pandemia, risulta essere del tutto priva di un vero e costruttivo “Progetto di sviluppo”.

In una intervista rilasciata nel lontano 2004 una persona molto cara a noi crotonesi, Mons. Giuseppe Agostino, parlando del futuro della nostra terra la definiva come “la prua dell’Europa, aperta alle Afriche e al Medio Oriente, priva di una vera autonomia e priva di un progetto autonomo di sviluppo”; parlando poi della crisi dell’industria di Crotone, la considerava come una incomprensione del transito storico ed economico.

Il Vescovo continuava domandandosi se le Università calabresi avessero allora, ormai un ventennio fa, una qualche incidenza sullo sviluppo della nostra terra e si vi fosse una qualche sinergia tra queste e la classe politica.

“Se la Calabria deve salvarsi, devono salvarla i calabresi”. Questa era l’affermazione con cui Mons. Agostino chiosava parlando dell’importanza, da Lui ritenuta fondamentale, tra mondo accademico e mondo politico. Egli definiva il periodo trascorso nella nostra città come la fase della Sua vita “più umana ed intensa”.

Dopo circa un ventennio ancora quel “progetto di sviluppo” auspicato dall’amato presule non ha ancora visto la luce; un progetto che abbia la finalità di gettare le fondamenta per la rinascita del nostro territorio.

Un altro grande uomo, Luigi Einaudi, sosteneva che è necessario “conoscere prima di deliberare”.

Non abbiamo solo il dovere di evitare che i rifiuti tossici restino tombati sul nostro territorio ma abbiamo anche il dovere di “costruire il futuro della nostra terra” anche nel rispetto di chi, per colpa di quei rifiuti, non ha più voce per farsi sentire.

Partiamo quindi dall’assunto che la conoscenza e lo studio del territorio e del suo substrato sociale sono essenziali e preventivi alle scelte pubbliche, finalizzate al miglioramento delle condizioni di vita e che il confronto è sempre preferibile ed auspicabile, tanto quanto la eventuale creazione di sinergie tra politica e mondo accademico.

Esistono studi recentissimi, condotti da Università calabresi come quello del Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza della Uni.Cal che ha preso in esame dati relativi al primo semestre 2023 diffusi dal Rapporto Svimez e dal Rapporto della filiale catanzarese di Bankitalia e che potrebbero essere di supporto alle valutazioni che si dovrebbero fare prima di dare una proficua sterzata alla economia del nostro territorio, affinché non esistano più situazioni come quelle che stanno vivendo i lavoratori della Abramo Customer Care e le loro famiglie.

Infine, Sig. Sindaco, ti invito, a guardare alle problematiche della nostra Città e a non voler prescindere da una opera preventiva e minuziosa volta allo studio della situazione in cui versa il nostro tessuto sociale ed economico-occupazionale, al fine di progettare una seria crescita della nostra Città, visti, tra l’altro, i rapporti che hai intessuto con il Presidente della Regione e con il mondo accademico e che hanno portato ad un traguardo tanto ambizioso quanto insperato quale l’arrivo nella nostra Crotone del triennio del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia (T.D.), momento che potrebbe rappresentare, ce lo auguriamo tutti, una svolta importante per il rilancio di tutta la nostra provincia anche nell’ottica del sicuro sviluppo del nostro martoriato nosocomio.

Il Consigliere Comunale

Dr. Agr. Ernesto Ioppoli

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