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Crotone: 25 esimo anniversario ordinazione sacerdotale Don Giovanni Barbara

Redazione

Festeggiato nel complesso monastico di Santa Chiara di Crotone, per i suoi 25 anni di sacerdozio. Don Giovanni Barbara è uno di quegli uomini di Dio diventati di grande riferimento in città. Buono, generoso e sempre presente per la sua comunità di fedeli, si spende per mantenere intatto il gioiello che custodisce.

La chiesa di Santa Chiara con l’annesso monastero delle clarisse è, infatti,una delle chiese situate all’interno del centro storico della città, in piazza Villaroja.
Autori locali fanno risalire la fondazione del convento Santa Chiara, fuori le mura, al 1419 e dentro le mura nel 1442. Il monastero di Santa Chiara esisteva prima del 1458 all’interno delle mura della Città di Crotone e vi si stabilirono le appartenenti alle famiglie nobili di Crotone. Ne fa menzione la bolla del papa Pio II datata 26 settembre 1458, nella quale ordina il trasferimento dei domenicani fuori le mura nel monastero di S. Chiara, che dalla data della sua fondazione ad allora era rimasto vuoto. Certo è che il monastero fu rifondato, nello stesso sito dell’attuale, nel 1481 secondo quanto riportato dal vescovo Leonardo Todisco. All’inizio del XVII secolo dopo oltre un secolo di florida crescita economica, il monastero viene ampliato e restaurato. Nel 1691 un terremoto distrusse alcune strutture del monastero, poi ricostruite. Il 31 ottobre 1774 veniva riconsacrata la chiesa del monastero dal vescovo di Crotone Capocchiani. Essa era stata completamente restaurata e abbellita di molti quadri, dell’organo e preziosi. il terremoto del 1783 arrecò danni alla struttura conventuale e continuò la sua opera distruttrice per tutto l’anno. Il belvedere fu abbassato di quasi 10 metri e furono chiuse quattro finestre poiché il terremoto del 1783 ne aveva compromesso la stabilità. Tra il 1862 e il 1865, resa operante la legge sarda del 29 maggio 1855 sulla soppressione della maggior parte degli ordini religiosi, il comune di Crotone si appropriò di una parte del monastero. In virtù del regio decreto del 1866 il comune di Crotone pervenne alla proprietà dell’intero complesso monastico compreso la chiesa. Il 27 maggio 1939 con il concordato Stato-Chiesa furono approvate le disposizioni sugli enti ecclesiastici e sulle amministrazioni civili dei patrimoni destinati ai fini di culto. Nel 1931 il comune restituisce alla curia arcivescovile di Crotone la proprietà dell’intero complesso monastico tranne alcune parti. La Parrocchia venne istituita negli anni ’70 da S. Ecc.za Mons. Giuseppe Agostino, affidando alla cura pastorale della Comunità degli stimmatini fino al 2003, quando ritornò alla cura del clero diocesano. Questi cenni storici, ci sono sembrati essenziali perché si comprenda quanto il ruolo di un parroco, può risultare di grande impegno. E Don Giovanni ne è custode prediletto. Mai come ora, questo piccolo angolo prezioso della città risulta splendente. A tal punto la ama, da aver deciso di lanciare negli anni scorsi, una raccolta fondi per il suo restauro e da novembre 2021 con una solenne liturgia, S.E. l’Arcivescovo di Crotone -Santa Severina, Mons. Angelo Raffaele Panzetta, ha ufficialmente riaperto al culto la piccola gioiello. Ci sono voluti quasi tre anni per completare i lavori di restauro conservativo. La chiesa è ritornata al suo splendore con il colore candido delle pareti che richiamano la purezza di una Chiesa annessa ad un Monastero di clausura. Con l’occasione del restauro dell’edificio, si sta procedendo anche al restauro conservativo delle opere importanti custodite in essa. Il costo di questi restauri saranno tutti a carico della Parrocchia. Perché oltre l’abito talare, in Don Giovanni brilla un uomo di grande cultura e di evidente attivismo. Oltre che Parroco di S. Chiara, è attualmente, Canonico onorario della Basilica Cattedrale di Crotone, Canonico dell’insigne Basilica di Lourdes, Cappellano di bordo presso l’ufficio nazionale dell’Apostolato del mare, Presidente Fondazione antiusura “Zaccheo”,Membro del Consiglio presbiterale, Direttore ad interim dell’Ufficio diocesano per lo sport e il tempo libero. Lui, che ama definirsi un semplice parroco di periferia, in questi giorni viene festeggiato da tutti. Dai suoi fedeli, come dai suoi fratelli di sacerdozio. L’arcivescovo di Crotone-Santa Severina, Monsignor Angelo Raffaele Panzetta, anche lui domani (sabato 11 febbraio ndr) terrà messa in Santa Chiara, unendo la sua voce di ringraziamento a Dio. Un momento di grande giubilo e di profonda riflessione sui misteri della chiamata al sacerdozio e di quanto sia rilevante per i fedeli il rapporto con chi, certamente, è più prossimo al Signore e di quanto Dio ascolti i bisogni e le speranze a Lui rivolte attraverso la preghiera guidata dai suoi pastori

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