Stamattina Azione Identitaria Calabria ha incontrato la signora Maria Itria, una signora crotonese affetta da un morbo raro e lasciata sola e disperata al suo destino dallo Stato, da una classe politica e dirigente che non conosce né vergogna né senso di responsabilità, è solo uno tra i tanti ma è quello che è riuscito, dopo anni di richieste fatte a persone inadatte, a suscitare l’attenzione grazie a Facebook ed alla sensibilità dei pochi che hanno accolto il suo grido di aiuto.
Questo non è un caso di mala-sanità ma di assenza della sanità, quel diritto contemplato nella Costituzione Italiana tanto difesa da troppi opportunisti che ne usano le interpretazioni ad personam e che poi calpestano il diritto fondamentale alla salute.
Maria, una guerriera che nonostante le porte sbattute letteralmente in faccia e nonostante le enormi difficoltà fisiche e la sua, a dir poco, cagionevole salute continua a lottare per far si che il diritto alla salute ed il rispetto della dignità del malato non venga mortificato da incompetenti carrieristi prezzolati.
La cartella clinica di Maria è sconvolgente ma la sua determinazione e la sua sete di giustizia è piu’ forte delle patologie che la affliggono.
Da 4 anni Maria combatte la sua guerra in assoluta solitudine e sicuramente non la considera vinta dopo la circostanziale ed ipocrita disponibilità espressa dallo stesso Dr. Sergio Arena che si è sentito in dovere di obiettare all’appello del prof. Bava, intervenuto dopo aver conosciuto la situazione di Maria.
Dimentica, probabilmente, il Dr. Arena ed i tanti medici dell’ospedale di Crotone le continue e sacrosante insistenze di Maria affinchè le venissero somministrati o forniti i farmaci necessari per la sua sopravvivenza?
Farmaci che il nostro sistema sanitario ha posto come non mutuabili o parzialmente rimborsabili ed il cui costo mensile riesce a malapena ad essere coperto dalla pensione di reversibilità che Maria percepisce (628 euro), perché Maria per l’INPS è un soggetto “agiato” che non ha diritto né all’esenzione per invalidità né ad altro.
E’ vergognoso che un malato non possa accedere né ad esami diagnostici, né a visite specialistiche e né alle cure, per mancanza di soldi ed è esecrabile e disumana la superbia riscontrata tra troppi medici ospedalieri crotonesi e nello stesso sindaco Ugo Pugliese (al quale piu’ volte si è rivolta) nel trattare con sufficienza e menefreghismo il caso della signora Itria Maria.
Niente ha fatto il Tribunale per i diritti del malato al quale Maria si è rivolta.
Un malato non sceglie di esserlo e va aiutato, rispettato e soprattutto curato. Maria non chiede l’impossibile ma cio’ che è suo diritto e non deve mendicarlo.
Quanti casi analoghi esistono e vengono lasciati nell’indifferenza?
E ben vengano i social se servono a far conoscere queste realtà sommerse, questa vergognosa situazione sanitaria calabrese.
Come Azione Identitaria nell’immediato, cercheremo di far accendere quel riflettore, a livello nazionale, che Maria sta cercando da tempo per denunciare la sua situazione e far si che il marciume venga denunciato ed i responsabili comincino a vergognarsi ed a dimettersi se è il caso, La nostra battaglia a sostegno di Maria non si ferma sicuramente qui ma proseguirà fino a quando non otterrà il riconoscimento del sacrosanto diritto alla salute.
CROTONE: Affetta da un morbo raro: Maria incassa l’aiuto di Azione Identitaria
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