“Arte perché” ed “Arte per chi”: questi i titoli delle due lezioni tenute ieri nell’Aula Magna del Liceo Classico Pitagora di Crotone, dal professor Ilario Principe, docente per anni negli atenei di Firenze, Cosenza, Reggio Calabria. Principe, che per lungo tempo ha anche collaborato con le Nazioni Unite e la Comunità Europea, ha parlato con gli studenti di alcune classi della scuola diretta da Maria Fontana Ardito, nell’ambito del primo degli incontri previsti dal corso “Aureus” coordinato dalla professoressa Maria Francesca Greco con la collaborazione della professoressa Beniamina Arrighi docenti di Storia dell’Arte.
In particolare Principe si è soffermato sul concetto della nascita dell’arte preistorica sovvertendo le tesi canoniche e spiegando le sue, contenute tra l’altro nel volume “Il grande gioco dell’arte preistorica” (328 pagine in formato elettronico), secondo cui tale arte nasce come un gioco di bambini e per bambine. L’autore parte dal presupposto documentato scientificamente che le comunità paleolitiche fossero composte da pochi individui sparsi su territori molto vasti.
“La questione che nessuno studioso ha mai seriamente affrontato – ha detto Principe – riguarda la posizione di bambine e bambini. In questi gruppi la componente infantile era del 40% di ogni comunità. La loro formazione alla vita futura era frutto dell’osservazione diretta, oppure in essa concorrevano attività che oggi definiremmo ludiche? Per me – ha proseguito- le manifestazioni artistiche erano in realtà un gioco di ragazzi o per i ragazzi”.
Nel secondo incontro Principe si è soffermato sull’importanza che l’arte ha avuto nell’influenzare i comportamenti sociali, economici, politici. Lo ha fatto facendo riferimento all’ultimo libro pubblicato ‘La venerata effigie. Letture trasversali nell’arte sacra”, ma anche con l’ausilio di immagini di opere d’arte, istallazioni, performance con particolare riferimento all’arte contemporanea.
Il corso “Aureus” continuerà la sua attività con uscite didattiche, con visite a musei, parchi archeologici, gallerie d’arte ed altri incontri con i professionisti che ruotano intorno all’universo dei beni culturali.