Orazio Labbate, scrittore siciliano, è indubbiamente una fra i più interessanti e promettenti scrittori del panorama letterario italiano.
Ha esordito nel 2014 con il romanzo “Lo scuro” edito da Tunuè a cui ha fatto seguito “Suttaterra”.
In Suttaterra, seguito del suo romanzo d’esordio, il protagonista Giuseppe Buscemi, siculo americano, rimane vedovo a soli trent’anni.
Prossimo al suicidio, riceve una lettera da Gela. Lettera che pare scritta proprio dalla moglie defunta, che lo invita ed esorta a raggiungerla nel loro posto speciale. Giuseppe è stravolto e al contempo deciso ad intraprendere un viaggio sognato che lo vedrà raggiungere Gela e forse il ricordo dell’amata.
Un viaggio dall’america di Milton, in West Virginia, fino al profondo sud della Sicilia. Un viaggio che lo porterà ad attraversare un oceano orroroso a bordo di una petroliera. Un viaggio che lo porterà alla verità.
Tutta l’opera ha un odore ben preciso ed è potente nel rendere viva un’atmosfera che nel lettore diventa sentimento.
Lo scrittore Labbate utilizza un linguaggio sempre vivo, non a caso gli è stato dato merito di aver dato origine al gotico siciliano.
Suttaterra ha continui rimandi all’adorazione Mariana (nello specifico della Madonna dell’Alemanna) in un perfetto alternarsi di sacro e profano.
L’evento, che fa parte della rassegna Caffè letterario del Festival dell’Aurora, organizzata da Fondazione Odyssea e Fabbrica delle arti in collaborazione con il Circolo dei lettori, si è tenuto presso la sede della Lega Navale di Crotone ed é stato moderato da Emanuela Imbrogno.
CROTONE: CAFFE’ LETTERARIO ALLA LEGA NAVALE
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