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Crotone: Il progetto di bonifica del sito industriale di Crotone avanzato da Eni Rewind riserva ancora amare sorprese per la  nostra comunità.

Redazione

Il progetto di bonifica del sito industriale di Crotone avanzato da Eni Rewind riserva ancora amare sorprese per la  nostra comunità. Leggiamo su ”Il Crotonese” del 3 febbraio 2023 che a differenza di quanto stabilito nelle  precedenti Conferenze di Servizi, infatti, Eni rewind ha presentato una variante al POB2 che prevede addirittura la  creazione di un impianto finalizzato a smaltire in loco le scorie che dovevano essere trasferite fuori dalla nostra  Regione.  

Così, di punto in bianco, come se nulla fosse mai accaduto in questo nostro martoriato territorio, la società che  deve provvedere alla bonifica propone una bella discarica che interesserebbe circa 10 dei 47 ettari complessivi  dell’ex area industriale e addio ad ogni progetto di sviluppo per la nostra città.  

Nessuna tutela ambientale, gravi minacce alla salute, di sviluppo turistico neanche a parlarne. Quale sarà il futuro  di Crotone? E’ possibile che nel nostro territorio ogni opportunità di ripresa si trasformi nell’ennesima umiliazione?  Il direttivo provinciale di Arci Crotone Aps esprime la propria ferma contrarietà alla proposta di istituire a Crotone  una ulteriore discarica in cui stoccare in via permanente i rifiuti ed i veleni che tanto danno hanno già prodotto e  continuano a generare alla nostra gente.  

E’ dovere di tutte le istituzioni, ad ogni livello, tutelare i diritti dei cittadini crotonesi e mettere in campo tutte le  azioni necessarie ad opporsi in modo definitivo a questo scellerato progetto.  

Bene ha fatto il Consiglio comunale di Crotone ad approvare un atto di indirizzo che chiede ad Eni Rewind di  smaltire i rifiuti della bonifica industriale fuori dalla Calabria.  

Aspettiamo, inoltre, di capire cosa intenderà fare al riguardo il consiglio provinciale convocato per il 6 febbraio  Ci auguriamo che non succeda quello che è successo negli anni precedenti e speriamo che questa levati di scudi di  una intera comunità a salvaguardia di Crotone non sia utilizzata dai rappresentanti istituzionali per alzare la posta  e realizzare accordi al ribasso di nessun interesse per la collettività.  

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