L’associazione aveva denunciato l’impossibilità di contattare il sodalizio da parte di un giovane disabile che necessitava di informazioni per accedere ai tagliandi d’ingresso allo stadio Ezio Scida, ed a cui la società aveva risposto con una nota sul suoi sito ufficiale in cui aveva descritto le modalità applicate per il rilascio degli accrediti.
Una risposta che però non ha convinto l’Adda che torna all’attacco sostenendo che, a suo dire “con ogni evidenza”, gli accrediti ai disabili sarebbero stati concessi dal club rossoblù “senza applicare la procedura riportata sul sito ufficiale dell’F.C. Crotone, in quanto né le mail né i numeri di telefono ufficiali sono mai stati raggiungibili a partire dal termine indicato del martedì precedente alla partita. E non lo sono ancora oggi”.
Secondo il presidente dell’associazione, Vito Crea, “correttezza e trasparenza avrebbero richiesto che, quantomeno, venisse data una risposta nella quale si dicesse che la richiesta è pervenuta oltre l’ultima posizione utile per il rilascio degli accrediti. Poiché così non è stato, non c’è altra conclusione da trarre se non che gli accrediti riservati ai disabili sono stati distribuiti a disabili più uguali degli altri”.
Quanto alla nota della società relativa alla gratuità dell’accredito ai disabili, per Crea “suona di una impareggiabile meschinità. Se fosse stabilito un prezzo per il biglietto o accredito che dir si voglia – sostiene – il disabile motivato a vedere la partita lo pagherebbe. Comunque la si giri, l’F.C. Crotone non ne esce bene. È stata scritta una brutta pagina per Crotone e per la Calabria tutta”.
“Ci giunge adesso notizia, dalla TGR della Rai – prosegue il presidente dell’associazione – che l’F.C. Crotone ha comunicato il ritiro di tutti gli accrediti riservati ai disabili. La decisione è un’implicita ammissione della non applicazione della procedura definita e prevista dalla stessa F.C. Crotone. Come si usa dire in questi casi: la toppa è peggiore del buco”, conclude Crea.