E’ stato un appello ma anche un invito alla speranza “Non c’è più tempo” l’iniziativa di sensibilizzazione sul fenomeno dei suicidi in carcere promossa dalla Commissione Pari Opportunità, dalla III Commissione Consiliare e dal Garante Comunale dei diritti dei detenuti, che si è tenuta ieri sera nella Sala Consiliare.
L’appello affinché si possa fronteggiare quello che è diventato ormai un emergenza sociale, i numeri registrati dall’inizio dell’anno di casi di suicidio lo dimostrano.
Ma anche una speranza perché sono stati presentati molti casi di integrazione e recupero della popolazione carceraria.
I promotori dell’iniziativa, la presidente della Commissione Pari Opportunità Anna Maria Oppido, la presidente della III Commissione Consiliare Antonella Passalacqua e il garante Federico Ferraro hanno evidenziato questi due aspetti: se da un lato la solitudine, lo sconforto, la disperazione possono portare a gesti estremi, buone prassi come ad esempio quelle messe in campo come inserire i detenuti in progetti di lavori socialmente utili, farli sentire persone anche attraverso incontri e attività culturali e formative, contribuisce non solo a arginare il fenomeno ma anche a restituire loro dignità.
La speranza è arrivata anche dalle voci dei bambini del coro polifonico Anna Frank diretto dalla prof.ssa Luisa Floccari che hanno proposto dei brani particolarmente significativi.
Anche negli interventi del sindaco Voce e dell’assessore alla Cultura Nicola Corigliano è stato ribadito il concetto del diritto alla dignità come persone dei detenuti.
Nel corso dell’iniziativa sono intervenuti l’avv.to Aldò Truncè presidente della Camera Penale di Crotone che recentemente aveva proposto una maratona oratoria presso il Tribunale di Crotone finalizzata a sensibilizzare sull’argomento e che ha ribadito la necessità di guardare ai detenuti come persone, a garantire loro dignità e possibilità di reinserimento.
Sull’argomento è intervenuta anche l’avv.to Carmen Gualtieri dell’associazione “Nessuno Tocchi Caino” ricordando l’impegno dell’associazione a garanzia dei diritti dei detenuti.
La chiusura è stata affidata al garante regionale dei diritti dei detenuti Luca Muglia che ha evidenziato la situazione degli istituti penitenziari calabresi alcuni dei quali come quello di Crotone contribuiscono alla reintegrazione della popolazione carceraria.