Venerdì 23 giugno, alle ore 18:00, lo scrittore crotonese Piero Vrenna presenterà il suo libro “Con Piero in moto per l’Italia” nella Sala Consiliare del Comune di Crotone. Interverranno Francesco Vignis, Responsabile Ufficio Comunicazione del Comune di Crotone, i consiglieri comunali Mario Galea e Andrea Correggia, e Maria Lucia Cosentino.
L’opera racconta il viaggio che Piero e il suo grande e speciale amico Gianpiero hanno fatto su Harley Davidson in giro per l’Italia, visitando alcuni tra i più importanti concessionari della casa motociclistica statunitense. Molti sono gli autori che parlano delle loro esperienze di viaggio, e tanti tra essi infarciscono le storie di situazioni narrative ad effetto, a volte poco credibili e altre opportune, per cercare di renderle interessanti e sedurre editori e lettori. Il racconto di Piero, scritto da lui con estrema semplicità per arrivare a tutti, è un percorso lineare di un viaggio in cui ogni cosa va come programmato e previsto. Ma in questo viaggio così normale vi sono degli elementi straordinari e magici: 1) Piero nel quotidiano può spostarsi solo su sedia a rotelle motorizzata, ma vive un’esistenza ricca all’insegna del “PUOI SE VUOI”; 2) mai Piero si compiange e cerca commiserazione e conforto nel suo compagno di viaggio Gianpiero e in noi lettori; 3) Piero ci insegna che cos’é la vita e come va vissuta, e ci fa capire quanto siamo deficienti nell’immaginare una pagliuzza come trave e nel vedere davanti a noi limiti ‘insormontabili’ che senza grandi sforzi supereremmo se fossimo meno stolti, autolimitati e impauriti dalla vita. Per tutto questo, il testo di Piero è toccante, educativo e da ricordare. Non ci sono aggettivi abbastanza forti e calzanti per far comprendere quanto siano speciali e puri Piero e questo racconto.
L’AUTORE
La vita alterna momenti belli ad altri brutti. Questi ultimi umanamente fanno paura, ma ti forgiano e ti fanno divenire l’uomo che sei, dandoti la forza di non abbatterti davanti agli ostacoli che ogni giorno ti si innalzano davanti.
Sono Pier Francesco Vrenna (Piero per gli amici), sono nato a Crotone nel dicembre del 1973, ma il lieto evento si è mischiato al dramma perché, per una serie di errori commessi da qualcuno dell’equipe medica, mi è stata negata la gioia di poter camminare con le mie gambe.
Sono cresciuto nelle difficoltà vedendole come normalità, perché con esse ci sono nato e perché “io sono quel che penso” grazie a chi mi ha insegnato che cos’é la vita e come viverla, e allora conduco un’esistenza normale e provo gioia nelle mie giornate per quel che faccio, per l’amore che ho intorno e per i risultati che raggiungo.
All’età di 5 anni uscivo per la strada sotto casa da solo con un piccolo carrettino di legno e amavo poter giocare, lanciarmi in discesa, cadere e farmi le ossa come tutti gli altri bimbi del mio rione.
Crescendo ho subito numerosi interventi chirurgici, ma stando negli ospedali al fianco di ragazzini più gravi di me o, peggio ancora, bimbi colpiti da tumori di vario tipo, in quei momenti bui, pur nelle mie condizioni, capivo quanto fossi fortunato. Proprio a causa di un tumore, a 19 anni persi mio padre; però la sofferenza non mi indusse ad abbattermi, anzi mi spinse a divenire velocemente un uomo, e più determinato. Sono riuscito a diplomarmi e a prendere due lauree; la prima in “Scienza della mediazione linguistica” e la seconda in “Scienze politiche e relazioni internazionali”. Ho raggiunto gli obiettivi che mi ero prefisso, perché se si crede in quel che si fa, nulla è impossibile.
In questo mio tour in Harley, ogni volta che salivo in moto provavo quel bel senso di libertà che mi emozionava e amavo da piccolo tutte le volte che mi lanciavo col mio carrettino di legno dalla discesa del mio quartiere.
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