In occasione del cinquantenario della scomparsa, il Comune i Crotone intitolerà un parco cittadino a Vincenzo Scaramuzza, grande musicista e concertista di fama internazionale nato a Crotone il 19 giugno 1885 e deceduto a Buenos Aires il 24 maggio 1968.
La Giunta, con un proprio provvedimento, ha deliberato di intestare ad uno dei più illustri musicisti del panorama internazionale nonché fondatore di una scuola dal metodo innovativo con il quale ha formato generazioni di validi pianisti l’attuale Parco delle Rose.
La cerimonia sarà accompagnata da un concerto, realizzato dalla Beethoven di Crotone, che da oltre vent’anni organizza il concorso internazionale di musica “Vincenzo Scaramuzza”
L’amministrazione spiega che recependo la richiesta di Italia Nostra “ha inteso attribuire un doveroso riconoscimento nei confronti dell’illustre concittadino definito il maestro dei grandi pianisti”
L’assessorato alla Cultura in collaborazione con il collega al Verde Pubblico e Toponomastica ha voluto impegnarsi attivamente affinché venisse dato il giusto risalto alla figura del maestro. Il parco delle Rose sarà dunque denominato parco “Vincenzo Scaramuzza”
“Abbiamo inteso in questo modo dare il giusto risalto ad un artista nato a Crotone ed il cui nome è legato alla città in maniera inscindibile. Il maestro Scaramuzza – spiega l’assessore alla Cultura Antonella Cosentino – non solo è stato un grandissimo musicista che ha dato lustro e prestigio in campo internazionale alla nostra città ma allo stesso tempo ha avuto il grande merito di avvicinare tanti giovani alla musica e formare tanti talenti in campo musicale”.
“I luoghi della città – prosegue – anziché restare anonimi possono essere legati a donne ed uomini che sono nati in questa città e che hanno portato in alto il nome di Crotone. Un legame solido tra passato, presente e futuro per sottolineare l’orgoglio della città di aver dato i natali a tanti illustri personaggi e rafforzare in tutta la comunità il senso di appartenenza”.
“Attribuire ad un parco cittadino il nome di un così importante artista – conclude la Cosentino – non solo rende omaggio alla sua arte ma è anche un modo di far conoscere, soprattutto alle giovani generazioni, la storia di questo grande personaggio”.