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Elisabetta Barbuto: Quando tanti anni fa iniziai il mio percorso di docente, la prima supplenza mi venne conferita all’Istituto Pertini di Crotone.

Redazione

Quando tanti anni fa iniziai il mio percorso di docente, la prima supplenza mi venne conferita all’Istituto Pertini di Crotone. Fu una esperienza entusiasmante. Ricordo ancora il mio timore nell’entrare in classe e confrontarmi con gli studenti ma fu proprio lì, grazie a loro e grazie a tutti i miei colleghi dell’epoca, che mi resi conto di quanto ero veramente felice nello stare con i ragazzi. Loro crescevano, ma crescevo anche io e quell’entusiasmo iniziale non è mai passato nonostante le tante vicissitudini che la vita non risparmia a nessuno. Ed è sempre al Pertini, nel frattempo divenuto l’IIS Pertini Santoni, che dopo tanti anni di gavetta, sono entrata in ruolo e ho svolto il mio anno di prova…mi viene da sorridere a pensarci. Ed ora che di anni ne sono passati davvero tanti da quel primo giorno e vedo profilarsi all’orizzonte il mio collocamento a riposo penso che è sempre qui che concluderò la mia missione di insegnante.

Cosa è stata ed è per me questa scuola ? Una scuola che nel tempo ho visto crescere sempre con una attenzione particolare per gli studenti. Per tutti gli studenti. “ I CARE “  c’è scritto sull’ingresso della nostra scuola. Ed è quello che abbiamo fatto in tutti questi anni. E’ la sintesi del nostro lavoro. Ci siamo presi cura degli studenti non lasciando indietro nessuno. E’ la sintesi del lavoro di una famiglia. Una famiglia che ha raggiunto costantemente nuovi traguardi riuscendo a captare le aspirazioni dei ragazzi, le loro inclinazioni ed i loro progetti, attivando una pluralità di corsi in cui al meglio ognuno ha potuto esprimere le sue potenzialità; una famiglia che li ha visti crescere fino al diploma e che li ha visti andare via verso la vita con tanta nostalgia per ognuno di loro,  ma anche con l’orgoglio di chi li ha accolti  bambini delle prime classi e,  giorno per giorno, li ha accompagnati  nella loro formazione e li ha visti  diventare giovani uomini e giovani donne pronti al futuro..

L’importante offerta formativa dell’Istituto, le tante esperienze progettuali di successo, il lavoro di un corpo docente d’eccellenza e di dirigenze illuminate, la presenza di un polo provinciale per l’inclusione quale il CTS, fiore all’occhiello della scuola e della provincia, ci hanno portato sempre ad essere fra le prime istituzioni scolastiche della provincia crotonese. 

Ed ora pensare che una esperienza così importante si debba concludere esclusivamente per mere convenienze politiche fa veramente molto male. Un dimensionamento scolastico che per l’I.I.S. Pertini Santoni si traduce in un autentico smembramento messo in atto da chi della scuola, con tutta evidenza, non capisce molto, anzi proprio niente.  Ma , sempre con tutta evidenza,  ha una grande esperienza di un certo tipo di marketing elettorale sui territori. Ed il bello è che vorrebbero convincere la popolazione crotonese della razionalità della proposta negando l’evidenza anche con il sostegno di alcuni galoppini professionisti la cui superficialità nel parlare della scuola è pari solo alla loro arroganza. Oltre al danno anche la beffa.

E d’altronde, è grazie a questo tipo di politica, attenta più agli interessi delle proprie botteghe e dei vari comitati elettorali che a quelli dei cittadini , che anche per quest’anno la provincia di Crotone si conferma , purtroppo ancora una volta,  in fondo alla classifica resa nota ieri a Firenze nella quinta edizione del Rapporto sul BenVivere delle Province italiane 2023.  Ora con l’attacco alle istituzioni scolastiche, travestito da dimensionamento, ci si sta attrezzando per il colpo di grazia finale a chi è già moribondo. 

Ignoro se il Ministro dell’Istruzione cui il nostro Istituto si è rivolto  riuscirà ad evitare questo scempio e mi auguro sempre che, alla fine, prevalga il buon senso e si cambi rotta altrimenti davvero si potrà dire che, al confronto, Attila era un dilettante allo sbaraglio. E non credo sia un buon viatico per il futuro.

Elisabetta Barbuto

Docente   

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