Dopo aver svolto opportune riflessioni all’interno del gruppo di appartenenza, mi corre l’obbligo di esternare la nostra posizione in relazione al metodo adottato per la definizione dei punti all’ordine del giorno del consiglio comunale in oggetto.
Fermo restando il senso di responsabilità che anima l’azione dei nostri consiglieri comunali ,e nella consapevolezza dell’importanza dell’approvazione del bilancio di previsione dell’Ente per la organizzazione dei beni e servizi nel territorio, con rammarico non possiamo condividere le procedure messe in atto per portare nel consiglio comunale del 26 gennaio anche l’adozione del documento preliminare del PSC .
Nonostante l’assessore all’urbanistica sostenga la trasparenza delle azioni che hanno caratterizzato la definizione delle linee guida del Piano Strutturale Comunale di Crotone, riteniamo che la procedura messa in atto sia alquanto opaca: non può bastare un mero incontro con gli ordini professionali ,ed un fugace passaggio in commissione consiliare per la definizione di un documento tecnico fondamentale per il futuro assetto urbanistico della città di Crotone e per il suo sviluppo economico.
E’ questo uno strumento che non può essere concepito e definito all’interno di una piccola stanza ed utilizzando una logica esclusivamente autoreferenziale, bensì il buon senso ed il rispetto verso la città ed i cittadini avrebbe dovuto promuovere una concertazione paritetica di tutti i settori interessati e una serie di riflessioni, valutazioni e confronti finalizzati alla redazione di un documento pienamente condiviso da tutte le parti.
Purtroppo ,a dispetto dei buoni propositi ed annunci, rileviamo che nulla di tutto ciò si è verificato, e cosa ancor più grave, è da ritenersi l’aggiunta postuma del punto all’ordine del giorno ,che va a rendere ancora più complessa la seduta convocata per il 26 gennaio 2018.
Ci chiediamo per quale motivo ,in piena campagna elettorale politica , l’amministrazione comunale di Crotone intenda agire così frettolosamente per l’approvazione di un punto che meriterebbe tempi e modi completamente differenti da quelli adottati.
Così come non ci è chiara la tempistica adottata per l’approvazione del bilancio di previsione 2018 ,e dei 67 debiti fuori bilancio!
Crediamo invece che un rinvio della convocazione del consiglio a dopo le elezioni del 04 marzo 2018, avrebbe consentito ai consiglieri comunali, oggi impegnati nella campagna elettorale di valutare con maggiore disponibilità tutti i punti all’o.d.g.