I funerali di Pino Greco: “La comunità di Isola di Capo Rizzuto si è stretta attorno alla famiglia

La comunità di Isola di Capo Rizzuto si è stretta attorno alla famiglia di Giuseppe Greco, per gli amici Pino,  nel giorno del suo funerale. La chiesa di S. Annunziata, stracolma di amici e parenti, ma anche fuori dalla dalla chiesa circa 1000 persone hanno voluto esprimere il loro dolore per la perdita di una persona per bene, che si divideva tra la famiglia e il lavoro. A celebrare il rito funebre, don Francesco Gentile. Una santa Messa,  accompagnata dal coro della Chiesa, in cui giovani ed adulti hanno voluto dare l’ultimo saluto a Pino. Don Francesco nella sua omelia ha iniziato con porgere le condoglianze alla famiglia da parte della comunità’ isolana, poi si è soffermato sulla morte, e ha utilizzato alcune parole che sono arrivate direttamente al cuore di tutti i presenti:  “SE OGNI MORTE È INGIUSTA, QUESTA LO È PIÙ DI TUTTE”. Ha parlato di Dio, che è amore, che non punisce, e ha invitato i presenti, in quanto cristiani, a non lasciarsi sopraffare  dal pensiero comune, per cui tutto era già stato stabilito dal Padre onnipotente, e dunque questa morte è il frutto di un percorso finito. Non è cosi’ ha detto don Francesco, ed è per questo che questa morte è la più ingiusta di tutte. Ha poi sottolineato, che è tempo di mettere riparo a questi eventi così negativi con la ripresa dei valori anche civili, e della consapevolezza, che dovremmo essere tutti proiettati verso una visione in cui siamo chiamati a non vivere nel giudizio e nel lasciarsi prendere da una fede superficiale. Una celebrazione anche per chiedere di pregare per Mario Demeco, ancora ricoverato a Catanzaro, dopo l’intervento al Nosocomio di Crotone. Don Francesco ha poi ribadito nella sua omelia che la famiglia  dovrà farsi forza dopo questo lutto così improvviso. Di fronte ad una vita spezzata, la famiglia piomba  nel dolore ci si domanda perché. Una domanda che si fanno tutti, non solo la famiglia. Pino,  un uomo dedito al lavoro.
La moglie Loredana e i figli Costanza e Giovanni, distrutti dal dolore, non riescono a darsi   pace di fronte ad  una morte così ingiusta.  da gennaio 2018 i morti sul posto di lavoro, sono circa 193, e di fronte a questa morte cosi’ frequente c’e’ bisogno di chiedersi cosa fare, e non permettere che accadano più.
Morire di lavoro, purtroppo accade sempre più frequentemente.