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La Guardia di Finanza all’istituto Lucifero per avviare una riflessione al bullismo e al cyberbullismo

Redazione

Un problema che non può continuare a restare tale. Per questo motivo i docenti referenti al bullismo Lucia De Caro e Mario Sapia dell’istituto Tecnico economico Lucifero, hanno organizzato, un evento su bullismo e cyberbullismo. Spronati dal dirigente scolastico Girolamo Arcuri, da sempre sensibile alla problematica in questione e desideroso di contribuire ad un benessere diffuso nell’istituto, gli insegnati hanno coinvolto le classi seconde, terze e quarte.
A portare un contributo fattivo sono stati il maresciallo ordinario Maria Assunta Veneziano, il maresciallo Antonio Barretta, l’appuntato scelto Massimo Musardo e la psicologa Maria Rosaria Angotti vicepresidente dell’associazione di.FEN.di per il sociale.
Gli alunni in apertura hanno dato prova di maturità e grande sensibilità, provando a dare un significato al bullismo e al cyberbullismo, attraverso riflessioni e lavori personali in cui hanno fatto sfoggio delle conoscenze in campo tecnologico. Momento molto emozionante è stata la testimonianza di due ragazzi, che hanno raccontato, in modo intimo e particolare, due storie vere, toccando le corde del cuore di ciascuno di presenti. Veneziano, ha sottolineato sotto vari aspetti le differenze tra bullismo e cyberbullismo e indicato le linee di indirizzo generale a livello nazionale per la lotta ai due fenomeni. Barretta ha spiegato gli strumenti di difesa e le pene previste per chi si rende reo di atti di bullismo, sottolineando come questo fenomeno sociale di criminalità minorile possa trovare soluzione oltre che attraverso la denuncia, necessaria per far cessare determinate condotte, anche con la sensibilizzazione in ambito scolastico. L’intervento di Angotti è stato preceduto da domande formulate a tutti gli alunni presenti, in formato anonimo, tramite l’applicazione Mentimeter e grazie alla collaborazione della professoressa Tempera, le cui risposte hanno dato spunto ad un dibattito coinvolgente. Entrambe le parti hanno espresso le loro opinioni riguardo ai sentimenti provati sia da chi è vittima di bullismo, sia da chi si rende colpevole di bullismo, le conseguenze dal punto di vista psicologico della vittima e del bullo, ma anche di chi assiste in maniera passiva. Angotti ha ribadito la necessità di non stare in silenzio, ricordandoci che non siamo nati per essere soli e che i giovani sono gli adulti di domani e devono cercare di crescere in maniera sana cogliendo le opportunità che vengono date loro. Certamente questa esperienza non può essere considerata esaustiva ma, appunto, come un’opportunità affinché i nostri studenti possano riflettere, possano trovare la strada del dialogo e cercare negli adulti l’aiuto necessario qualora si presentasse il problema.
L’Istituto Lucifero da sempre promotore di azioni volte a stimolare negli studenti il desiderio di verità, di bellezza, di rispetto reciproco, cerca di incoraggiare gli alunni alla verbalizzazione, a tirar fuori ciò che succede loro, perché ciascun alunno senta la scuola come opportunità per crescere, per far di sé una persona migliore.

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