Comprendiamo perfettamente le difficoltà di chi cerca di fare opposizione all’amministrazione Pugliese, soprattutto quando non si hanno argomenti e non si possono utilizzare i soliti “cavalli di battaglia” come la trasparenza e l’onesta, vista l’azione “cristallina” della giunta comunale di Crotone.
Apprezziamo, pertanto, lo sforzo di alcuni consiglieri di opposizione che fanno veri e propri sbalzi di fantasia pur di inventarsi un qualunque attacco.
Ma il nostro compiacimento non può comprendere chi oltre agli sbalzi di fantasia esegue delle vere e proprie acrobazie che gli fanno perdere il contatto con la realtà.
È il caso del consigliere comunale dei 5 Stelle, Andrea Correggia, che oltre a confondere ormai verità e menzogna, non riuscendo più a distinguere le une dalle altre, riscrive anche le leggi pur di acquisire i fantomatici cinque minuti di popolarità.
L’ultimo caso ha dell’eclatante.
Il Correggia, in evidente “delirio di onnipotenza” bacchetta i consiglieri di maggioranza, accusati di mettere la testa sotto la sabbia, “perché – ripetiamo testualmente – è arrivato il momento di individuare una strada che porti ad un intervento di bonifica ed alla riapertura del castello al pubblico”. E per individuare questa strada il consigliere pentastellato chiede l’ennesima riunione di commissione consiliare, che, giusto per diritto di cronaca, a lui non sembrano mai bastare, forse a causa della caccia del fatidico “gettone di presenza” tanto bistrattato in campagna elettorale, ma tanto caro durante l’esercizio del proprio mandato.
Il consigliere grillino, come gli capita ormai troppo spesso, “scambia lucciole per lanterne”
Chiariamo alcuni concetti.
Le commissioni consiliari sono delle articolazioni interne del consiglio. Esse sono organi strumentali dei consigli (“il consiglio si avvale di commissioni”) e, in quanto tali, costituiscono componenti interne all’organo assembleare, prive di una competenza autonoma e distinta da quella ad esso attribuita. Giusto per ristabilire il ruolo “strumentale” di questi uffici.
Nel caso specifico, vorremmo sottolineare che non spetta al Comune la bonifica del Castello, ma alla Sovrintendenza e al Ministero dei Beni Culturali, proprietari del monumento, così come recita la legge: “al proprietario spetta l’obbligo (e relativa responsabilità) dell’effettuazione degli interventi di bonifica e di messa in sicurezza previsti dall’ordinamento”.
Quindi il Consiglio comunale non ha alcuna competenza in materia, men che meno le commissioni consiliari.
Strano che il Consigliere Correggia, nel suo comunicato, riversi i propri strali solo contro i consiglieri di maggioranza e, stranamente, non faccia alcun riferimento al Ministero e alla Sovrintendenza, da qualche settimana diventati “partners benevoli” dei Cinque Stelle crotoniati, dopo anni di insulti e ingiurie (comportamento anomalo a quello tenuto con il PD con cui si apprestano a fare il Governo dopo anni di improperi e offese).
In conclusione vorremmo ricordare al consigliere Correggia che Crotone si ama 365 giorni all’anno e non solo quando un argomento fa più o meno notizia. Giusto per restare in tema Castello, vorremmo ricordare allo smemorato grillino che questa amministrazione, e non le altre e nemmeno i nuovi amici dei grillini (Sovrintendenza e MiBact), ha, in questi due anni, ripulito il Castello, facendo tornare accessibili ai visitatori tanti scorci della fortezza da molti persino dimenticati. Stessa operazione che si sta eseguendo su un altro bene monumentale di questa città e sempre di proprietà della Sovrintendenza: la Villa Comunale, che, grazie all’intervento sempre di questa amministrazione, sta tornando agli allori di un tempo.
Questo, egr. signor Correggia, significa affrontare e risolvere i problemi di questa città, tutto il resto lo lasciamo ai social e all’opposizione acrobatica.