L’ex Sindaco di Crotone, Pasquale Senatore, disse che una “città senza università resta un paese”. Come non dargli ragione. Crotone potrebbe avere più università con più facoltà e gli studenti crotonesi, come tutti gli studenti universitari, dovrebbero avere il diritto di poter scegliere di iscriversi nella propria città piuttosto che altrove. Ahimè, ancora oggi, questa possibilità non ce l’hanno e sono costretti, prima della fine dell’ultimo anno delle scuole superiori, a scegliere non solo la facoltà alla quale intenderanno iscriversi ma anche la città verso la quale trasferirsi. Si continua a parlare della possibilità di avere la facoltà di medicina anche a Crotone e la cosa mi renderebbe entusiasta se non fosse per il fatto che non amo le “opzioni” ed una università “virtuale” non potrà mai dare gli stessi strumenti necessari che non mancano certamente in una università con sede fisica. Ad ogni modo ben vengano le facoltà di medicina nella nostra regione ma senza improduttivi campanilismi ed inutili e personali protagonismi che non portano da nessuna parte, né consegnano alla Calabria oggettivi e visibili vantaggi. Ed è per questo che condivido quanto dichiarato dall’onorevole Simona Loizzo che chiede, giustamente, il necessario confronto su temi importanti quali appunto il destino delle università e degli studenti. È opportuno, dunque, che si faccia un passo alla volta, consapevole, progettato, qualificato e che non trascuri nulla, offerta formativa e docenti di spessore compresi. E tutto ciò, con le dovute e già citate premesse, può e dovrebbe avvenire ovunque, anche a Crotone, una città meritevole come le altre e per la quale il mio auspicio non può che essere quello di vederla città universitaria come in tutte le altre regioni d’Italia, nella quale gli studenti possano frequentare i corsi non solo con professori qualificati ma con i quali abbiano un contatto diretto e non attraverso uno schermo.
Marisa Luana Cavallo
Consigliera Comunale Crotone
