Le torniamo a scrivere in considerazione dell’ancora particolare e delicata situazione della struttura Marrelli Hospital.
Ancora ad oggi risulta bloccata l’autorizzazione della “radioterapia” e la cosa che ci preoccupa di più è che lo stallo che si è venuto a creare rischia di far tenere ferme le cose per chi sa quanto tempo.
Ad oggi le carte sono ferme per una diversa e contrastante interpretazione della norma tra Dipartimento della salute e Ufficio del Commissario alla sanità, ed il parere di conformità alla programmazione regionale che dovrebbe essere rilasciato per poter procedere al completamento dell’istallazione dell’acceleratore lineare e la sua messa in funzione, è l’ultima delle diatribe esistenti tra i due uffici.
Qualche giorno fa il Commissario Scura ci aveva rassicurato, dicendo che alla radioterapia della struttura crotonese non si è mai opposto, e che il famoso “parere di conformità” di cui siamo in attesa, addirittura lui lo avrebbe già firmato, ma non trasmesso. Ed invece niente, perché tutto è fermo da decine e decine di giorni.
Nelle ultime ore si è aggiunta la notizia che Scura pare abbia richiesto un parere all’Avvocatura di Stato, ovvero un confronto per sapere se è giusto quanto afferma il Dipartimento della Salute oppure è giusto quanto sostiene lui.
Il rischio però è che se l’avvocatura dovesse dare ragione a Scura il Dipartimento comunque resterebbe fermo sulle sue posizioni, forte di alcune sentenze del TAR e del Consiglio di Stato, ed a quel punto sarebbe la fine, per risolvere la cosa resterebbero solo le vie legali.
Insomma una delle tante beghe e complicazioni che hanno continuamente accompagnato ogni passo del Marrelli Hospital, e sembra quasi che ogni singola autorizzazione, piuttosto che essere un diritto, diventa un favore.
Ecco perché ancora una volta chiediamo il suo autorevole intervento al fine di mettere insieme e far dialogare le parti istituzionali che fanno fatica a farlo.
La soluzione potrebbe essere la convocazione di una conferenza di servizi, composta dall’Ufficio del Commissario, Dipartimento e Asp di Crotone, ovvero di tutti gli attori, affinché in un’unica seduta si valuti se ci sono gli elementi per rilasciare (oppure no) questo “parere”. Il parere, a quel punto, sarebbe rilasciato in forma congiunta, messo nero su bianco in un verbale e senza altri falsi intendimenti.
Se le cose si vogliono e le norme lo consentono, si trova sempre un momento di sintesi e confronto per riuscire a farle, e visto che parliamo di una delle infrastrutture sanitarie più strategiche della Regione Calabria, questo sforzo congiunto riteniamo si possa fare, a meno che i motivi ostativi siano altri e non a noi conosciuti.
La ringraziamo ancora per i suoi interventi nella vicenda e questa volta non solo a nome dei lavoratori e dei simpatizzanti, ma soprattutto a nome delle decine di pazienti che ogni settimana telefonano o raggiungono la nostra struttura per informarsi sulla data di apertura e che sono increduli ed anche molto arrabbiati di fronte a questo stato di cose.