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in migliaia alla fiaccolata per Giuseppe

Redazione

Una marea di persone, di crotonesi  per testimoniare la propria vicinanza ad una mamma a cui è stato ucciso il figlio di soli 18 anni.  Crotone irisponde in massa alla fiaccolata organizzata in onore di Giuseppe Parretta, ucciso sabato sera nella sua casa nel centro storico della città pitagorica.
Oltre tremila le persone che si sono radunate dapprima in piazza Resistenza, davanti al Comune, per poi – in uno strano ed assordante silenzio – sfilare lungo le vie centrali, passare per piazza Pitagora e terminare davanti al sagrato della Basilica Cattedrale.
In capo al corteo la mamma di Giuseppe, Katia Villirillo, al suo fianco il sindaco Ugo Pugliese, che ha indetto il lutto cittadino e annunciato che oltre a costituirsi parte civile nel processo contro il presunto assassino, il Comune pagherà anche le spese per il suo funerale. una bella e importante  testimonianza di come Crotone si sia stretta in un commosso abbraccio alla famiglia delle vittima.
Sulle scale del Duomo uno striscione retto dai compagni e amici di Giuseppe: “Peppe Vive”, c’era scritto. Poche parole della madre, poi una preghiera guidata da Don Serafino Parise, rettore della Basilica Cattedrale, infine il lancio di lanterne luminose.
Vicini anche don Ezio Limina, Don Bernardino Mongelluzzi ma anche due ospiti che comprendono certamente il dolore della mamma di Giuseppe: Giovanni Gabriele, il papà del piccolo Dodò, anch’egli trucidato ma in questo caso in un agguato ‘ndranghetistico; e la madre di Gabriele De Tursi, ragazzo scomparso nel nulla quattro anni fa, anche lui, forse, vittima di un caso di lupara bianca.
Intanto la città si domanda il perché. Non riesce a darsi pace per un assassinio quasi “inspiegabile”, ancor più duro da digerire se le tesi investigative saranno confermate, ovvero che ad armare la mano omicida siano stati dei banali dissapori, forse delle incomprensioni, addirittura una “convinzione” di essere spiato.
Il tempo renderà giustizia. È quello che tutti ci aspettiamo

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