Il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha partecipato ieri mattina al Consiglio comunale aperto sul futuro dell’aeroporto “S. Anna” di Crotone. All’assise erano presenti anche il presidente della Sacal, prefetto Arturo De Felice, il Sottosegretario Dorina Bianchi, sindaci della provincia di Crotone e di tutta la fascia ionica, oltre che le rappresentanze delle categorie economiche, produttive e sociali del territorio ed assistendo un numeroso pubblico.
“La Giunta regionale calabrese- ha detto, tra l’altro Oliverio, rispondendo ad alcuni interventi polemici- dopo 25 anni di rinvii e di attese ha approvato un Piano regionale dei Trasporti nel quale la Calabria non solo non rinunzia, ma vede nel sistema aeroportuale calabrese, incentrato su tre aeroporti, Lamezia, Reggio Calabria e Crotone, il sistema portante dell’accessibilità a questa terra. Il piano costituisce uno strumento vincolante per le scelte future della Regione. Una scelta che non è stata determinata da esigenze di carattere localistico, ma dalla oggettiva conformazione della Calabria che, a differenza delle altre regioni, presenta un territorio orograficamente difficile e frastagliato ed in cui la distanza dei territori è quella che tutti conosciamo. Questa scelta è, peraltro, coerente con un’altra scelta: quella nazionale. La legge che la contiene è stata assunta dal Governo e dal Parlamento su proposta del Presidente Oliverio nel dicembre del 2014, una settimana dopo che erano state effettuate le elezioni. Era ancora Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. E’ una scelta che è rimasta tale, non è stata mai contraddetta ed a cui noi ancoriamo le iniziative per le quali oggi ci stiamo pronunciando e ci stiamo battendo”.
“La verità vera –ha proseguito il Presidente della Regione- è che noi ci siamo trovati con due società, quella di Reggio Calabria e quella di Crotone, travolte da una montagna di debiti a causa di una gestione direi quanto meno discutibile. Una situazione certificata non da Oliverio, ma dai tribunali di Reggio Calabria e Crotone. Le due società sono fallite e ci sono due curatele, una a Reggio Calabria ed una a Crotone.La curatela fallimentare di Crotone, malgrado il sostegno da parte pubblica alle proroghe degli esercizi provvisori, nella sua autonomia ha deciso di disattivare i voli dal 1° di novembre dello scorso anno, a differenza della curatela di Reggio Calabria che, per fortuna, questa decisione non ha assunto. Nel frattempo l’Enac ha attivato le procedure di gara per l’assegnazione delle concessioni di Crotone e Reggio Calabria che sono state messe a gara nel mese di novembre. A dicembre si era pervenuti all’assegnazione provvisoria delle due concessioni alla Sacal, ma è intervenuto un contenzioso che è stato aperto a seguito di un ricorso da parte della Sagas, la nuova società che si era costituita per la gestione dell’aeroporto di Crotone. Tutto ciò ha comportato una sospensiva delle procedure da parte di Enac, in attesa che si pronunciasse il Tar che poi ha accolto il ricorso della Sagas contro il Consiglio di Stato. Tutto questo, naturalmente ha comportato dei tempi che hanno fatto slittare la situazione dell’affidamento alla fine di aprile scorso. Ryanair, interpellata dal sottoscritto alla presenza del sindaco di Crotone, aveva assunto un impegno a riavviare i voli dopo un mese di sospensiva, almeno quello per Bergamo, ma la situazione di stallo ha determinato il blocco della situazione. Ho detto questo per gli “smemorati” e per quelli che fanno finta di non ricordare. Devo aggiungere, inoltre, che noi non abbiamo mai rinunciato al rilancio dell’aeroporto di Crotone che riteniamo un obiettivo strategico ed assolutamente centrale per la nostra regione. Vogliamo scrivere una pagina nuova nel sistema aeroportuale calabrese, che è quella di rilanciare gli aeroporti calabresi attraverso una gestione unitaria, razionale ed economica che serve soprattutto da garanzia per gli aeroporti minori. Abbiamo posto le premesse per rilanciare in modo stabile, e non soltanto nelle stagioni estive, l’attività di collegamento dell’aeroporto di Crotone, mettendo in campo ben 24 milioni di euro. Il “S.Anna”, lo confermo ancora una volta, sarà un punto di riferimento nell’accessibilità della Calabria”.