Syndial (Eni) ha presentato il nuovo Studio di fattibilità alternativo che, accogliendo le istanze del territorio, prevede lo scavo e smaltimento in discariche esterne (nazionali e/o estere) dei materiali provenienti dalle discariche fronte mare e dalla bonifica da realizzare nelle aree di sua proprietà.
La soluzione individuata è stata sviluppata anche tenendo conto di quanto emerso nei confronti con le Istituzioni e nei tavoli tecnici promossi dal Commissario Elisabetta Belli. Nello Studio di fattibilità, che è stato depositato il 31 marzo e sarà illustrato nei prossimi giorni agli Enti, sono indicate le tecniche di rimozione delle due discariche a mare (Farina Trappeto e Armeria), previste anche dalle precedenti soluzioni progettuali presentate dal 2008 a oggi. Inoltre nel nuovo Studio sono indicate le modalità di trasporto e le possibili destinazioni finali dei materiali rimossi. In particolare, per il trasporto, sono ipotizzate diverse modalità – nave, ferrovia, gomma – che verranno sviluppate da Syndial, in modo esecutivo, al termine dell’espletamento degli iter autorizzativi. Ciò avverrà secondo le procedure di gara Syndial e nel rispetto della normativa vigente, compresa quella per i materiali contenenti radionuclidi naturali – TENORM – che, come da DLgs 230/95 (art. 126 bis), è di competenza della Prefettura.
Il 31 marzo 2017, come previsto dalla Conferenza dei servizi dell’11 Gennaio scorso, Syndial ha inoltre depositato il “Progetto operativo di bonifica fase 1” per anticipare le opere di protezione spondale, propedeutiche all’intervento di rimozione delle due discariche fronte mare, al fine di ridurre i tempi complessivi di esecuzione della bonifica del sito.
Syndial è impegnata nelle attività di bonifica suoli e falda previste dai decreti ministeriali e proseguirà nel confronto con il territorio per realizzare gli altri interventi di bonifica nel sito di interesse nazionale di Crotone.
Nel corso dei diversi tavoli tecnici che hanno avuto luogo a Crotone da febbraio a oggi, Syndial ha illustrato lo stato di avanzamento delle attività e ha puntualmente fornito precisazioni in merito alle osservazioni e richieste degli Enti. Nello specifico, sono stati trattati i temi della sperimentazione delle tecnologie di bonifica in situ e del progetto di bonifica area ex Agricoltura. Riguardo alle tecnologie sperimentate (fitorimediazione ed elettrocinetica per i suoli, attenuazione naturale assistita per la falda, come previsto dal decreto ministeriale del 2011), Syndial ne ha illustrato l’esito nel corso del tavolo tecnico del 28 marzo scorso: delle tre tecnologie, solo la tecnica dell’elettrocinetica si è rilevata inefficace per la specificità del sito. I risultati della fitorimediazione evidenziano l’efficacia della tecnologia, con un traguardo temporale di 10-15 anni, sulla porzione biodisponibile dei contaminanti, principalmente metalli. Tali risultati dovranno essere validati dal Ministero dell’Ambiente che, insieme agli altri Enti, approverà l’eventuale estensione della tecnologia. Per quanto riguarda la tecnologia di ‘Attenuazione naturale assistita’, finalizzata all’accelerazione della bonifica della falda, le prove di laboratorio hanno dimostrato la sua efficacia. Al momento è in corso l’individuazione di aree idonee per l’implementazione.
Infine, in merito al Progetto di bonifica dell’area ex Agricoltura, autorizzato con decreto ministeriale del 3 febbraio 2017, Syndial ha più volte illustrato lo stato di avanzamento degli interventi e ha confermato che, di concerto con ARPACAL, è stata avviata la caratterizzazione in situ per l’individuazione del destino di smaltimento dei materiali. L’attività sarà attuata sotto il controllo degli Enti preposti.