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Troppi tumori a Isola Capo Rizzuto, Paidea chiede delle indagini epidemiologiche

Redazione

Dopo l’allarme lanciato da parte del gruppo di Isola Capo Rizzuto sul tema della lotta contro il cancro, l’associazione Paidea chiederà ufficiosamente di attuare tutte le indagini previste sul territorio di Isola relative all’alta mortalità e incidenza dovute a possibili cause ambientali.

La richiesta, fanno sapere dall’associazione, sarà inoltrata al Direttore generale dell’Asp di Crotone, Sergio Arena, ma anche alle altre autorità: in particolare al governatore della Calabria, Mario Oliverio, ai Ministri della salute Beatrice Lorenzin e dell’ambiente Gian Luca Galletti, al premier Gentiloni ed il Presidente della Repubblica Mattarella, al cardinale Sepe, ai vescovi Graziani, Staglianò, Caiazzo ed anche al Vaticano.

Paidea vuole comprendere perché nella zona, a vocazione agricola e turistica, vi sia un’alta incidenza di morti per tumore. “Qualcuno – affermano dall’associazione – sostiene che la condotta di acqua potabile è costituita da vecchi tubi in amianto e questo sarebbe veramente assurdo perché con l’acqua arrivano le fibrette di amianto direttamente nelle case e, quindi, poi ingerite attraverso l’uso domestico”.

Paidea chiede dunque che si facciano delle indagini epidemiologiche a tutto campo anche su altri fattori, ad esempio l’eventuale interramento nei campi agricoli del Cic o di materiali (ad esempio le ferriti) provenienti dalle vecchie fabbriche della zona, quelle della Pertusola e della Montedison.

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