Si è svolto nella giornata di giovedì 18 maggio 2023 alle ore 9.30 l’incontro promosso dagli #amicidelportodiCrotone dal titolo “Dalla progettazione all’esecuzione. Il lungomare tradito”. Il lungomare Gramsci di Crotone. Su quello che, a detta degli organizzatori dell’incontro, è diventato il lungomare tradito. Il lungomare cambiato, incompleto e utilizzato male e diversamente rispetto all’idea progettuale originaria . All’incontro, davanti ad un pubblico attento e numeroso, erano presenti Giovanni Lentini e Fabio Pisciuneri in rappresentanza degli #amicidelportodiCrotone, il presidente della Lega Navale Italiana sede di Crotone, Gianni Liotti, il presidente dell’ordine degli architetti e dei pianificatori di Crotone, Francesco Livadoti, l’assessore all’urbanistica del comune di Crotone, Giovanni Greco e il professore architetto Massimo Pica Ciamarra, progettista del Lungomare Gramsci. Dall’incontro è emerso da parte di tutti i partecipanti l’esigenza di capire per quali motivi il lungomare Gramsci è stato “tradito” e questo non per trovare colpevoli ma per capire come e cosa fare per rimediare agli errori progettuali e per esaltare la funzione del lungomare che, purtroppo, continua ad essere considerato una barriera tra il mare e la città e non invece la parte più importante e più preziosa dell’area urbana. Certamente, a detta di tutti, in particolare da parte dell’architetto Massimo Pica Ciamarra , “il traffico cittadino ha contribuito a modificare l'idea progettuale da lui ideata e pensata per il lungomare Gramsci” . Circostanza aggravata dal fatto che, a questo riguardo, non si è mai lavorato per una mobilità alternativa. Per l’architetto Ciamarra , sotto quest’aspetto, vi è un dato su cui riflettere : “Il lungomare di Crotone è baciato dal sole e dal mare. Questo dato di fatto che non è un’esclusiva del Lungomare Gramsci, potrebbe autorizzare a pensare ad una mobilità sostenibile. Per esempio ad una navetta che a bassa velocità , con ingombri ridotti e a matrice ecologica, potrebbe percorrere tutto il lungomare per portare i cittadini, i residenti e i turisti lungo l'opera strategica più importante della città”. “Opera strategica che -a detta di Fabio Pisciuneri, uno degli #amicidelportodiCrotone, – sino alla realizzazione del Lungomare Cristoforo Colombo e del lungomare Gramsci era, invece, un pezzo di strada statale tra la Casa Cantoniera e il villaggio residenziale Casarossa e non aveva la dignità e l’importanza di fronte mare”. “Oggi quindi , a distanza di oltre vent’anni, più che volgere lo sguardo al passato , alla nostalgia di quello che era un pezzo di strada con i marciapiedi a destra e a sinistra e con uno spartitraffico centrale in mezzo – sempre per Fabio Pisciuneri – bisogna guardare l’opera nel suo insieme per migliorarla in termini di fruibilità da parte dei residenti e degli ospiti” . “Pensando – per come detto da Giovanni Lentini , uno degli #amicidelportodiCrotone- alla creazione di due parcheggi alle due estremità , o in altra posizione, del lungomare Cristoforo Colombo e del lungomare Gramsci . Riprogettando l'alberatura. Eliminando o migliorando le sfere/dissuasori. Rivedendo le sedute e la pavimentazione. Utilizzando le insenature per spettacoli musicali e culturali. Posizionando i mostri marini, mai realizzati. Ridando vita alla fontana di Piazza Gramsci, sacrificata per lasciare il posto ad un giardinetto inguardabile, e alla fontana di Piazzetta Rino Gaetano. Ed eliminando tutte le superfettazioni in cemento armato presenti da sostituire con materiali ecosostenibili”. “Bisogna riflettere e agire pensando a soluzioni innovative. A Siviglia, attraverso un finanziamento europeo, sono stati studiati metodi di mitigazione dell'aria che in quelle zone, più che qui da noi, raggiunge alte temperature, che attraverso l'uso dell'aria e dell'acqua sono diventati luoghi di condensazione e aggregazione sociale”. Un esempio tra i tanti altri che l’architetto Massimo Pica Ciamarra , durante l’interessante e partecipato incontro della Lega Navale Italiana di Crotone , ha posto all’attenzione di tutti i partecipanti “Di questi incontri e di queste possibilità di discussioni e di riflessioni mi auguro, da cittadino e da presidente dell’ordine degli architetti di Crotone, ne seguiranno altri. Sono un modo per crescere e per far crescere nella comunità il desiderio di vivere in una città diversa. E, sopratutto, sono occasioni che servono alla città per uscire dall’isolamento culturale in cui si trova. Marginalità alla quale, da tempo, gli ordini stanno cercando di opporsi organizzando incontri e giornate di studio di livello nazionale ed europeo “ -questa la dichiarazione finale di Francesco Livadoti, presidente dell’ordine degli architetti e dei pianificatori di Crotone.
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