Home » Danneggiamenti Progetto Sud, la solidarietà di Filcams Cgil Calabria

Danneggiamenti Progetto Sud, la solidarietà di Filcams Cgil Calabria

Redazione

Esprimo la mia personale indignazione e tutta la solidarietà umana e politica, anche a nome della Filcams Cgil Calabria a don Giacomo Panizza e a tutta la Comunità Progetto Sud.

Quanto accaduto ai danni della cooperativa Ciarapaní, soprattutto le modalità (il metodo “Pollicino”) denunciate da Don Giacomo sono gesti di grave inciviltà e violenza che vanno condannati e combattuti con fermezza a partire dalle istituzioni.

Ciarapaní dimostra come dal lavoro si possa costruire integrazione, solidarietà e legalità ed è proprio per questo che in una terra come la nostra da’ fastidio che si possa uscire dall’emarginazione e dalla condizione di bisogno senza dover chiedere il favore a nessuno ma autodeterminandosi.

Il messaggio voleva essere probabilmente duplice: colpire la cooperativa, e con essa lavoratori e dirigenti, la stessa Comunità Progetto Sud e puntare il dito sugli stessi Rom, innanzitutto per evitare la vicinanza e la solidarietà a questa realtà: si rubano tra di loro, un po’ come si dice per i mafiosi quando si ammazzano.

Se, diversamente, l’episodio è riferibile a dinamiche interne, a possibili gelosie, ad un disprezzo per il lavoro della Cooperativa che toglie dalla strada e dal ghetto potenziali “bravi ragazzi” occorre dare un segnale forte e determinato non abbandonando, anzi, rafforzando ed investendo maggiormente su politiche di integrazione e progetti mirati. Occorre attuare soluzioni atte a proteggere un’area estremamente delicata come quella dell’ospedale dove un gran numero di lavoratori e lavoratrici impegnati nei servizi e nella Sanità, cosi come i cittadini si riversano quotidianamente e hanno diritto a stare in sicurezza.

La Filcams Cgil Calabria, fortemente impegnata sul fronte della legalità e della solidarietà tra lavoratori e lavoratrici, auspica che le forze dell’ordine facciano chiarezza sull’episodio e che le istituzioni si attivino per evitare quanto più possibile che i danni perpetrati al patrimonio della cooperativa Ciarapaní ricadano sulla tenuta occupazionale ed economica di chi lavora, facendo quanto necessario ed utile per ripristinare gli impianti distrutti.

Articoli correlati