Con l’approvazione dell’assestamento del bilancio di previsione 2023/25, nella giornata di lunedì 20 novembre, il Consiglio regionale della Calabria ha riconosciuto ulteriori risorse per il diritto allo studio, come già deliberato in precedenza dalla Giunta regionale.
L’Esecutivo regionale aveva infatti già deliberato l’incrementato di 1.300.000 euro il fondo regionale dedicato al diritto allo studio, rimpinguando così lo stanziamento di 4.500.000 euro già disposto in agosto con l’approvazione del “Piano per il diritto allo studio 2023-2024”.
“Con il Presidente Roberto Occhiuto avevamo già anticipato che ai 4 milioni e mezzo già stanziati sarebbero presto stati aggiunti ulteriori fondi. E così è stato. Tali risorse – specifica la vicepresidente della Giunta regionale con delega al ramo Giusi Princi – contribuiranno a garantire i servizi essenziali, ad assicurare il diritto allo studio a tutti i calabresi, a favorire l’inclusione dei cittadini più svantaggiati che vivono in condizioni di particolare fragilità, a contrastare la dispersione scolastica. Le risorse, infatti, saranno destinate a soddisfare diverse attività: assistenza specialistica, ausili didattici ed attrezzature per l’inserimento degli alunni disabili, contributi sui buoni pasto relativi al servizio mensa, contributi per le spese per i servizi residenziali (convitti e semiconvitti), trasporto scolastico attività scolastiche in ospedale, istruzione domiciliare”.
“Per un totale aggiornato, dunque, di 5.800.000 euro, le risorse – evidenzia inoltre la vicepresidente – saranno erogate a tutti i territori delle 5 province, utilizzando l’elenco stilato in precedenza, sulla base non solo della popolazione scolastica residente nella fascia di età 3-18 anni, ma anche del numero di studenti disabili residenti in ciascun comune. Abbiamo dato seguito all’impegno assunto in precedenza, ma siamo consapevoli che sono necessari ulteriori sforzi per garantire il fondamentale diritto all’istruzione – conclude Giusi Princi – saranno, pertanto, programmate nuove risorse attinte da più fonti di finanziamento per dare sempre maggiore priorità al soddisfacimento di questi servizi essenziali”.