La designazione di Presidio nazionale dell’olio extravergine italiano per la CULTIVAR SPEZZANESE, varietà quasi in via d’estinzione, è un riconoscimento di cui possono andare fieri, insieme a SLOW FOOD Calabria ed al Convivium POLLINO SIBARITIDE ARBERIA, tutti i Calabresi. Si tratta del primo e unico Presidio Slow Food EVO in provincia di Cosenza. Maria Grazia BARONE, titolare dell’azienda ARCAVERDE di Cerchiara di Calabria è un altro emblematico e virtuoso esempio di ritorno alla terra: da insegnante di musica a Brescia a titolare dell’azienda agricola di famiglia, ambasciatrice della cultura dell’olio extravergine d’oliva di qualità.
È quanto dichiara il Presidente Lenin MONTESANTO complimentandosi con la BARONE e sottolineando che si tratta di un risultato che SLOW FOOD condivide con tutto il mondo dell’agricoltura calabrese e del sud Italia. MONTESANTO coglie l’occasione per ringraziare Alberto CARPINO, responsabile regionale presìdi Slow Food che ha seguito l’iter insieme Giuseppe GATTO, resposanbile Presìdi per la Condotta, con la produttrice sul territorio.
Domani GIOVEDÌ 15 FEBBRAIO alle ORE 15 Maria Grazia BARONE parteciperà alla trasmissione DIRETTISSIMA su TEN. Sarà possibile intervenire telefonicamente in diretta e seguire anche in streaming su www.tenonline.tv
Le cultivar devono essere autoctone; gli ulivi dai quali viene prodotto l’olio devono essere secolari ma possono avere anche meno di 100 anni se esiste una buona ragione storico-ambientale. Non è consentita la concimazione del terreno con fertilizzanti di sintesi. Non è consentito il diserbo chimico. La raccolta delle olive deve avvenire a invaiatura non completa. Deve essere effettuata a mano o con l’ausilio di attrezzature agevolatrici che non danneggino l’integrità delle olive e rispettino la vegetazione delle piante. Sono, queste – spiega Cesare ANSELMI, segretario del Convivium con sedi a ROSSANO e SARACENA – solo alcune delle caratteristiche che l’EVO per essere dichiarato PRESIDIO SLOW FOOD devono rispettare.
L’azienda agricola ARCAVERDE è tra queste. Produce olio dalla cultivar SPEZZANESE che è un’antica e rarissima varietà di olivo quasi estinta. Maria Grazia BARONE che ne è la titolare prima di prendere in mano le redini dell’azienda di famiglia tramandata di generazione in generazione, per molti anni si è dedicata agli studi di musicologia ed all’insegnamento della musica. Oggi dedica grande attenzione all’olivicoltura cercando di mantenere un giusto equilibrio fra modernità e tradizione, fra prodotto di qualità e rispetto dell’ambiente. Nella conduzione dell’azienda agricola Maria Grazia è supportata dal marito Arnaldo CARUSO, professore ordinario di microbiologia presso l’Università degli Studi di Brescia. La mission di entrambi: diffondere la cultura dell’olio extravergine d’oliva di qualità.