Lo sciopero di 24 ore delle maestranze impiegate nel servizio di Ristorazione e somministrazione, svoltosi lunedì 29 Ottobre, con tanto di manifestazione preso l’area di servizio di Tarsia Est (Tratta SA-RC) – indetto dalla Filcams-Cgil Calabria e dall’Ugl Calabria – è stata la giusta e legittima risposta dei lavoratori agli ultimi avvenimenti che coinvolgono la cedente società Autogrill Spa e la cessionaria Alma Srl circa le modalità di subentro nell’attività preesistente. L’azienda Alma Srl, nella giornata di oggi (1 novembre 2018), ha avvertito l’esigenza di un proprio comunicato stampa, tradendo, però, così, due elementi piuttosto significativi per meglio comprendere quanto realmente stia accadendo. Il primo elemento è che l’azienda Alma Srl, con tutte evidenza, tiene più all’immagine che ha di se stessa, piuttosto che alla tutela ed al riconoscimento dei diritti dei lavoratori; il secondo, è che per fare ciò, ha ritenuto più utile e opportuno diramare un nota contenente delle mezze verità. Un tentativo, questo, goffo e maldestro di piegare la realtà e la verità dei fatti, per provare a dare alla pubblica opinione una versione della storia alquanto edulcorata, tacendo (o meglio, volutamente nascondendo?) le parti più significative. Come Filcams-Cgil, ci preme sottolineare che la legittima protesta dei lavoratori è nata per opporsi alla volontà dell’Alma Srl di cancellare i diritti dei lavoratori in violazione della legge n° 122 del 7.7.2016, nonche’ quelli derivanti dall’art 2112 cpc e dagli accordi in materia di subentri nelle concessioni autostradali, ed ancora per impedire all’Azienda l’utilizzo della legge sul Jobs Act per questi lavoratori che invece per l’anzianità di servizio maturata godono delle tutele dell’art 18 legge 300.
Questioni queste, non di poco conto nel quadro generale della vertenza. Tanto che vien da chiederci: se sono così disposti a tutelare i diritti dei lavoratori, come lasciano intendere attraverso le blandizie delle dichiarazioni pubbliche, come mai non hanno voluto sottoscrivere lo stesso tipo di accordo sottoscritto per l’Area di Servizio di Salerno – tra l’altro sottoscritto da uno dei suoi soci? E poi, perché mentire sulla presunta sottoscrizione e condivisione di un fantomatico accordo siglato presso gli Uffici di Confindustria di Cosenza, lo scorso 26 Ottobre, quando in realtà si è trattato di una semplice firma ad un verbale di procedura sindacale che ha avuto esito negativo? Per quanto ci riguarda, non ci interessa neanche un accenno di risposta per un comportamento che si spiega da sé. Quello che più ci preme, come Filcams-Cgil Calabria, è che, se qualora la società non dovesse rivedere le sue posizioni sulla tutela dei diritti acquisiti dai lavoratori, ci vedremo costretti a nuove e più incisive azioni di lotta, con tanto di scioperi che saranno organizzati dalla prossima settimana e fino a tutto il periodo della festività Natalizie. Dal canto nostro, inoltre, chiederemo al Presidente della Giunta Regionale e all’Assessore Regionale al Lavoro di convocare un tavolo di riunione, alla presenza di Eni e Anas in qualità di Enti Appaltanti, nonché di Autogrill e della società interessata al subentro Alma srl.
Inoltre chiederemo anche un incontro alle Prefetture di Cosenza e Catanzaro per illustrare le problematiche dell’intera vertenza e le azioni di lotta che metteremo in campo a tutela dei diritti dei lavoratori e dell’occupazione stessa.