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GIORNATA DELLA CULTURA EBRAICA, CALABRIA BATTE TUTTI CON 28 AMMINISTRAZIONI COINVOLTE

Redazione

Superate anche Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte. Klaus Davi: “Ora gemellaggio con Israele”

La Giornata Europea della Cultura Ebraica si svolgerà domenica 10 settembre. In Italia la Calabria sarà la regione con il maggior numero di amministrazioni comunali coinvolte piazzandosi davanti a regioni che ospitano importanti comunità ebraiche come la Lombardia, il Piemonte, la Toscana e il Lazio. I dati di adesione sono stati resi noti ieri da un comunicato dell’Ucei, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Il dato a sorpresa è subito balzato agli occhi degli osservatori. La Calabria aderisce all’evento previsto del 10 settembre con ben 28 amministrazioni comunali. Ecco l’elenco dei comuni calabresi: Arena, Belvedere Marittimo, Bisignano, Bova Marina, Castrovillari, Catanzaro, Caulonia, Cittanova, Cosenza, Cropani, Crotone, Ferruzzano, Gerace, Motta San Giovanni, Nicotera, Palmi, Piscopio, Reggio Calabria, Rende, Roccelletta di Borgia, San Floro, San Giorgio Morgeto, Santa Maria del Cedro, Soriano Calabro, Stilo, Tarsia, Vibo Valentia, Zambrone. Al secondo posto per partecipazioni comunali c’è il Piemonte con 13 amministrazioni coinvolte esattamente come l’Emilia Romagna, al terzo la Lombardia con 8 e a seguire Sicilia (7), Marche (6), Toscana, Veneto e Puglia (5), Lazio e Friuli Venezia Giulia (3), Liguria, Abruzzo, Campania, Sardegna, Trentino Alto Adige (1). Non si dice sorpreso il giornalista e massmediologo Klaus Davi, l’ideatore della campagna ‘Jewish Calabria’: «La nostra campagna ha fatto centro. L’intuizione della giunta regionale e in primis del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto di sostenerla ha fatto esplodere un interesse che era già molto radicato nel territorio. Percorrendo in lungo e in lago la regione da anni mi ero accordo del fatto che tantissimi calabresi e innumerevoli sindaci erano orgogliosi del radicamento delle tradizioni ebraiche nei municipi amministrati. Da qui è nata l’idea della campagna di comunicazione. A maggior ragione se consideriamo che in Calabria non ci sono ebrei da 500 anni, tranne rarissime eccezioni. Io lo considero un successo straordinario, inaspettato, travolgente», ha dichiarato Klaus Davi. Klaus Davi ha poi proseguito: «Il merito di questo percorso, oltre alla Regione Calabria, va anche all’Ucei (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) che ha patrocinato tutte le iniziative e a Roque Pugliese, delegato dell’Ucei a Palmi (RC) che ha lavorato per il coinvolgimento dei comuni di Santa Maria del Cedro, Reggio Calabria, Nicotera e Bisignano. Dopo questo tripudio territoriale manca solo un ideale gemellaggio della Calabria con lo stato di Israele che, ad esempio, si potrebbe tradurre in una collaborazione fra le Università. I due popoli, quello calabrese e quello ebraico, hanno radici e valori comuni: il dialogo, la tolleranza e lo spirito innato dell’accoglienza. Ora questo humus deve essere alimentato affinché si crei una collaborazione che possa giovare ad entrambe le realtà».

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