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Giornata della donna. Anche Reggio entra nel Patto dei Comuni

Redazione

Milano, Varese e Padova e le città metropolitane di Torino, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Messina, Palermo, Catania e Cagliari insieme e Reggio Calabria hanno aderito al patto dei Comuni promosso da Anci che nella Giornata internazionale della Donna, celebra l’emancipazione femminile ed il superamento di stereotipi collegati alla violenza di genere.

Così questa mattina il sindaco Falcomatà ha sottoscritto il patto presso la Sala Consiliare del Comune di Reggio Calabria, lanciando un messaggio: “contribuiamo a costruire una società in cui ciascuno possa sviluppare talenti e potenzialità in ugual misura e dove le differenze non conoscano genere. Questo cammino è ancora lungo seppur possibile, ma necessita di essere accompagnato responsabilmente dalla politica e dalle istituzioni”.

La sottoscrizione è avvenuta alla presenza delle dipendenti di Palazzo S. Giorgio, accompagnato dall’assessora al welfare e pari opportunità Nucera Lucia Anita, l’assessora Anna Nucera, la presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Reggio Calabria Michela Calabrò.

Negli 11 punti del Patto i comuni si impegnano a progettare politiche pubbliche che riducano la disparità e assicurino il rispetto delle differenze; a sensibilizzare i più giovani e le più giovani contro la diffusione di stereotipi di genere e per favorire relazione paritarie; a contribuire a una reale parità di genere che consenta alle donne la piena partecipazione al mercato del lavoro, alla politica e alle istituzioni; a promuovere percorsi di formazione e sensibilizzazione sulle politiche di pari opportunità; a sostenere le persone nella conciliazione di lavoro e famiglia; a fare rete tra istituzioni; a promuovere, favorire e sostenere i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio; a promuovere, favorire e sostenere il coinvolgimento degli uomini in campagne di comunicazione, convegni, formazione e manifestazioni culturali; a impegnarsi ad attuare politiche lavorative a favore delle donne; a definire azioni per la parità contro la violenza di genere nell’ambito della programmazione dell’amministrazione e restituire annualmente alla cittadinanza quanto promosso.

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