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GIORNATE FAI DI PRIMAVERA: Torna il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con l’apertura eccezionale di oltre 750 luoghi inaccessibili o poco noti

Redazione

Torna il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico  del nostro Paese, con l’apertura eccezionale di oltre 750 luoghi inaccessibili o poco noti  

In occasione delle Giornate di Primavera sostieni il FAI con l’iscrizione a quota agevolata, con un contributo libero partecipando all’evento e, fino al 2 aprile, con l’invio di un SMS al 45584

 

Sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 si rinnova l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più  importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Anche in questa 31ª  edizione, la manifestazione di punta del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS offrirà l’opportunità di scoprire e  riscoprire, insieme ai volontari della Fondazione, tesori di storia, arte e natura in tutta Italia con visite a contributo  libero in oltre 750 luoghi di 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti (elenco dei  luoghi aperti e modalità di partecipazione su www.giornatefai.it). 

La Delegazione FAI di Santa Severina e del Marchesato , in questa edizione apre le porte del castello di Caccuri e di  tutti i tesori che il borgo nasconde. Caccuri,uno dei borghi più belli d’Italia è racchiuso intorno al suo castello  caratterizzato dalla particolare torretta visibile anche a grande distanza. L’imponente maniero di origine medioevale  racchiude all’interno la Cappella Palatina piccolo gioiello che custodisce preziosi quadri. Il paese è ben conservato: il  centro storico è a gradinate con stradine impervie e strette, interrotte da piccole piazzette, dove inconfondibile si ergono  il Castello e la quattrocentesca chiesa di Santa Maria delle Grazie e il suggestivo rione Giudecca. A poche centinaia di  metri dal centro storico si trova uno scrigno vero e proprio, l’ ex Convento dei domenicani, risalente al XVI° secolo, di  cui oggi possiamo ammirare la Chiesa di Santa Maria del Soccorso e la Cappella del SS. Rosario, che custodiscono opere  pregevoli. Il complesso fu fondato nel 1515 dal frate domenicano Andrea da Gimigliano, su richiesta dell’Universitas di  Caccuri e dal 1651 conosce il periodo del suo massimo splendore con la famiglia Cavalcanti, veri mecenati del borgo . I  visitatori saranno accompagnati dagli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Omnicomprensivo “Diodato Borrelli” di Santa  Severina e dell’Istituto Comprensivo “Cicco Simonetta “ di Caccuri. Le giornate si svolgono con la fattiva collaborazione  del Comune di Caccuri, della Parrocchia di Santa Maria delle Grazie e della Proloco. Indicazioni orarie sul sito  www.giornatefai.it 

Le Giornate FAI di Primavera sono ormai il simbolo di una vocazione collettiva che anima l’Italia: quella per la cura e  la valorizzazione del proprio patrimonio culturale. Questa manifestazione, ormai nota e consolidata, capace di  coinvolgere ogni anno centinaia di migliaia di cittadini alla scoperta dei loro territori, si deve all’impegno e alla creatività  di migliaia di volontari del FAI, affiancati da altrettanti studenti delle scuole italiane – gli Apprendisti Ciceroni – formati  per l’occasione, ma si fonda anche sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati,  che in numero sempre maggiore, di anno in anno, vi collaborano, mettendo a disposizione luoghi, risorse e competenze,  perché riconoscono in essa un’occasione unica e imperdibile di promozione e di rilancio, e una buona azione per “il  Paese più bello del mondo”, che va a beneficio di tutti. Grazie alle Giornate del FAI luoghi sconosciuti e abbandonati  sono tornati all’attenzione del pubblico, e ciò ha cambiato talvolta il loro destino, e luoghi chiusi al pubblico,  tradizionalmente non considerati beni culturali, hanno scoperto invece di avere un valore culturale da promuovere e  soprattutto condividere. Questa partecipazione larga e trasversale, guidata da un sentimento civile di orgoglio,  appartenenza e responsabilità, fa il successo delle Giornate FAI di Primavera.  

Altrettanto largo e trasversale è il ventaglio di luoghi e storie da scoprire o approfondire, nascosti e inediti, curiosi  e sorprendenti, originali e affascinanti, magari proprio dietro casa: ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree  archeologiche, edifici di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e 

laboratori artigiani, e poi parchi, aree naturalistiche, giardini e borghi. 

«Si tratta di un appuntamento importante dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico della nostra Nazione. Le  Giornate FAI sono un’iniziativa che unisce l’Italia, un percorso di conoscenza e presa di coscienza indispensabile. Per  salvare il nostro patrimonio bisogna amarlo e, prima ancora, conoscerlo – ha detto il Ministro della cultura, Gennaro 

Sangiuliano, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento che si è svolta oggi al Ministero della cultura  – Grazie all’opera di migliaia di volontari, luoghi spesso inaccessibili saranno aperti e visitabili, è un’opportunità preziosa per ritrovare il carattere originale della nostra identità nazionale e per dare modo di sprigionare un’incontenibile voglia  d’Italia che viene dall’estero. Stiamo lavorando a decine di interventi di valorizzazione con il PNRR e altri stanziamenti  sbloccando risorse ferme e inutilizzate». 

«In questi 31 anni di esistenza – sostiene il Presidente del FAI, Marco Magnifico le Giornate FAI hanno scritto una  sorta di Enciclopedia spontanea che a tutti gli effetti si è aggiunta a quella ufficiale per narrare lo smisurato Patrimonio  storico, artistico e paesaggistico italiano». 

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