Ho partecipato ai presidi organizzati dalla Cgil Area Vasta a Lamezia Terme e Vibo, anche a nome del Comitato “La sanità che vogliamo”. La mobilitazione fornisce l’importante occasione di ribadire con fermezza la necessità di misure urgenti in difesa dei servizi sanitari pubblici, efficaci e adeguati alle esigenze dei cittadini calabresi”. È quanto afferma la consigliera regionale del Partito democratico, vice presidente della Commissione Sanità, Amalia Bruni.
“La sanità calabrese vive il momento peggiore della sua storia – afferma ancora Bruni -. Tutti gli indicatori lo confermano e ciò nonostante il commissario/presidente abbia a disposizione la possibilità di incidere con strumenti mai avuti prima. È inaccettabile che ormai da anni persistano mezzi e risorse che non si è in grado di utilizzare: concorsi accentrati con procedure regionali a tempo indeterminato, che consentono anche l’assunzione degli specializzandi; piano regionale per l’acquisto di nuove tecnologie; attuazione del PNRR; definizione del debito pregresso e approvazione dei bilanci. Troppi annunci e pochi fatti”
“Anche la rete ospedaliera modificata ben tre volte in otto mesi, dimostra l’assenza di una strategia, con il macigno di “Azienda zero”, o meglio azienda unica che a distanza di due anni e mezzo dà flebili segni di vita ma che assorbe, solo sulla carta, risorse apicali che vengono sottratte ai servizi sanitari su tutto il territorio regionale. Noi – conclude la consigliera Bruni – continueremo ad essere mobilitati in difesa della Sanità pubblica a sostegno dei servizi e quindi della tutela del diritto alla cura per tutti e per tutte”.