Dal 4 al 14 aprile l’Appennino Bike Tour – il Giro d’Italia che non ti aspetti, è in sella per la seconda volta per portare la Ciclo-Via all’attenzione del Parlamento e del Ministero delle Infrastrutture.
Martedì 10 aprile 2018 la pedalata, che anche nella prima edizione ha visto protagonisti i borghi siti lungo le strade secondarie della Dorsale italiana, porterà nuovamente il drappo tricolore presso molte Istituzioni pubbliche, passando dal centro storico di Orsomarso (CS) per promuovere con questa tappa l’obiettivo di rilanciare l’Appennino.
All’arrivo, previsto alle ore 17.00, si terrà una conferenza stampa con il Campione Italiano Ultracyclist, Omar Di Felice, protagonista che percorrerà il Giro in soli undici giorni, atteso al passaggio dai suoi tantissimi fan.
L’incontro con i giornalisti e gli appassionati di questa disciplina sportiva, moderato dal giornalista Valerio Caparelli, si terrà nella saletta Mercurion di piazzetta Sant’Anna, alla presenza di: Antonio De Caprio, sindaco di Orsomarso; Franco Fiore, vice presidente del Parco Nazionale del Pollino e sindaco di San Severino Lucano (PZ); Enrico Della Torre, direttore di Vivi Appennino; Francesca Stancati, delegato provinciale del CONI Point Cosenza; Carmine Acquasanta, delegato regionale per Calabria e Basilicata della Federazione Ciclistica Italiana.
Con l’occasione, il direttore Della Torre e il sindaco De Caprio presenteranno e sottoscriveranno l’Accordo di collaborazione per la realizzazione del Piano di Sviluppo Sostenibile della Dorsale 2018-2020, un progetto nato dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare e Vivi Appennino, che in breve tempo ha raccolto il sostegno di Istituzioni in tutta Italia e che nel prossimo triennio porterà alla mappatura con cartellonistica di un percorso già individuato, definendo così la più grande Ciclo-Via d’Italia.
Particolarmente entusiasta dell’iniziativa è il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che in occasione della 3a Conferenza Organizzativa del Turismo in Appennino, ha affermato:
“L’iniziativa è cresciuta oltremisura, molto di più di quanto immaginavo. Stiamo parlando dell’Appennino come Dorsale italiana. Questa è la sfida e dobbiamo mettere in campo strumenti nuovi, in quanto non basta più solo il Ministero dell’Ambiente, ma vogliamo andare oltre. Dobbiamo individuare due progetti: per il primo, abbiamo bisogno di una partnership con il Ministero delle Infrastrutture; per l’altro, con il Parlamento. Abbiamo bisogno delle infrastrutture per mettere a posto e rendere visibile il percorso turistico della Dorsale. Dobbiamo lavorare su un progetto italiano che comprenda tutte le Regioni toccate dall’Appennino e che valorizzi un progetto unico nazionale, facendo interventi di manutenzione, ma soprattutto che punti su quella strada come pista cicloturistica. Un progetto italiano da Nord a Sud sul quale costruiremo i progetti di cicloturismo, di valorizzazione ambientale ed economici“.
Appennino Bike Tour toccherà le aree protette caratterizzate da un alto grado di naturalità, da un forte valore paesaggistico e da specifiche tradizioni culturali.
Un’impresa estrema quella che affronterà Omar Di Felice, con oltre 2.600 km dalla Liguria alla Sicilia, attraverso 14 regioni, 23 province, 296 comuni e 25 parchi nazionali e regionali.
Ogni giorno saranno percorse quattro tappe della Ciclo-Via e all’arrivo il Campione sosterà per incontrare le scuole e la cittadinanza.
Un momento di grande attenzione per tutti i territori dell’Appennino attraversati dal Giro, che si coloreranno dei colori bianco e azzurro della manifestazione, mentre, in occasione dell’Anno del Cibo promosso dal MIBACT, all’arrivo di ogni tappa, saranno presentate le specialità enogastronomiche del territorio.