Un documentario che esalta le bellezze dei fondali e denuncia la carenza di adeguate misure a tutela
Presentato il documentario “Le meraviglie
sommerse del golfo di Corigliano”, realizzato nell’ambito di un apposito progetto del Rotary
Club Corigliano-Rossano "Sybaris" che giunge proprio nell’anno in cui il Rotary
International ha inserito l’ambiente tra le aree tematiche di intervento. Un documentario
che esalta le bellezze sommerse del tratto di mare che va da Amendolara a Cariati e, nello
stesso tempo, denuncia gli effetti dell’azione antropica stimolando l’adozione di misure a
tutela.
L’evento, trasmesso in diretta streaming e in forma ristretta nel rispetto delle norme anti-
covid, si è svolto nel Salone degli Specchi del Castello Ducale, dove il dott. Vincenzo
Taverna, Presidente del Rotary Club Corigliano- Rossano "Sybaris”, affiancato dal
segretario dott. Luigi Iapichino, ha fatto da padrone di casa illustrando gli obiettivi e le
finalità del progetto, fortemente voluto anche dal Governatore del Distretto 2100 prof.
Massimo Franco che lo ha co-finanziato. Si è dato spazio, in questa occasione, alle sole
due relazioni tecniche (progettuale e scientifica) mentre prossimamente, non appena la
situazione sanitaria lo renderà possibile, si procederà alla presentazione in grande stile del
documentario, con un evento pubblico ad hoc alla presenza delle autorità rotariane e di
numerosi ospiti, rotariani e non.
Il dott. Salvatore Aloisio, Presidente commissione progetti Rotary Club Corigliano-Rossano
"Sybaris", ha parlato della genesi del progetto, dall’idea nata sei anni fa, nel corso
dell’anno rotariano del Past President ing. Francesco Garasto e del Governatore prof.
Gianfranco Spezie, alle fasi di realizzazione che hanno fatto registrare una accurata attività
di ricerca storica, scientifica e cartografica oltre a continui scambi con le Università di Bari
e di Napoli.
Duplice l’obiettivo: dare a tutti l’opportunità di conoscere un mondo sommerso di valore
inestimabile e, contestualmente, sensibilizzare l’opinione pubblica, le associazioni, le
istituzioni e le autorità ad intervenire al più presto per tutelare questo patrimonio
«altrimenti – ha detto il dott. Aloisio – questo paradiso sommerso è destinato, negli anni, a
soccombere».
Il documentario, prodotto da Informazione&Comunicazione, è stato realizzato grazie alle
riprese amatoriali effettuate dalla biologa Felicetta Mazzei per la parte relativa alla Secca di
Amendolara, dal dott. Domenico Nigro Imperiale e dal dott. Michele Caligiuri per la parte
sulla Posidonia oceanica. I dvd saranno distribuiti in tutte le scuole della fascia jonica e
consegnati ai Sindaci, alle autorità e alle istituzioni provinciali e regionali.
La dott.ssa Felicetta Mazzei, specializzata in Scienze Ambientali ad Indirizzo Marino ha
introdotto la visione di un estratto del documentario, presentando questo viaggio
suggestivo e affascinante alla scoperta dei tesori nascosti sui fondali jonici. Partendo da
nord, il documentario mostra le meraviglie della Secca di Amendolara, una vera e propria
montagna sommersa ricca di varie specie e molto conosciuta per la biodiversità marina.
Scendendo verso sud, poi, ci si sofferma sui fondali di Crosia-Pietrapaola-Cariati, zona
caratterizzata dalla presenza della Posidonia oceanica e inserita per la prima volta nei Siti
di Interesse Comunitario della Rete Natura 2000 nel 1995. Oggi entrambe le zone sono
minacciate da fenomeni naturali, quali la mucillagine e l’idrodinamismo, ma anche dalle
azioni dell’uomo che, tramite l’utilizzo di determinate tecniche di pesca e di ormeggio,
compromettono questo delicato ecosistema danneggiando i fondali.
«Fino ad oggi – ha affermato la dott.ssa Felicetti – poco si è fatto per la protezione di
questi patrimoni di biodiversità». L’istituzione di una Zona a Conservazione Speciale, in
queste aree, è solo un piccolo passo per una protezione efficace e che permetta di
conservare e preservare per le generazioni future questa biodiversità. Da qui l’appello a chi
di competenza per l’adozione di misure protettive di livello più adeguato, tra cui
l’istituzione di un’Area Marina Protetta, che potrebbe interrompere il lento declino a cui
quest'area è già sottoposta da diversi anni.
Nel corso dell’evento è intervenuta anche la dott.ssa Ilaria Bossio, Presidente Rotaract
Club Corigliano-Rossano, che ha ringraziato il club padrino per aver coinvolto i giovani
rotaractiani nel progetto.
Le conclusioni sono state affidate al dott. Salvatore Perri, Assistente del Governatore, il
quale ha rimarcato gli obiettivi del Rotary nonché l’importanza e il pregio del progetto sul
piano ambientale, culturale e del turismo per l’intero territorio.