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Il Movimento Difesa del Cittadino denuncia l’invio di Cartelle Pazze

Redazione

Un bel colpo di paura ha avuto inizialmente quel cittadino che, subito dopo le festività di fine anno, ha ricevuto da MUNICIPIA S.P.A. la notifica di una cartella con importo di 1.162 euro relativa a all’IMU di un immobile sito in Cosenza.

Anche se già da una prima lettura lo stesso si accorgeva che qualcosa non andava in quell’assurda richiesta, rivolgendosi subito agli uffici dell’associazione consumatori MDC di Cosenza.

È bastato poco agli esperti dello sportello di difesa del consumatore per rendersi conto che si trattava di un classico esempio di cartella pazza, casistica che con l’avvento della digitalizzazione si riteneva ormai superata ma che, evidentemente, non è ancora così per il Comune di Cosenza e per la sua nuova concessionaria, la Municipia S.p.A. di Trento, che si presenta ai cittadini bruzi non proprio con un buon biglietto da visita, dopo essersi aggiudicata l’appalto sui servizi di riscossione per un importo di poco superiore ai cinque milioni di euro, dato riportato dal sito della trasparenza del Comune di Cosenza.

Come si diceva, un’attenta lettura riservava più di una sorpresa: intanto, la notifica avveniva dopo l’intervenuta prescrizione, in questi casi di cinque anni, così per come previsto dall’art. 2948 c.c. per la prescrizione ordinaria; ma la cosa più sorprendente era che questo cittadino non era più in possesso dell’immobile da circa 20 anni, esattamente dal 1999, essendo stato alienato, tanto che da allora non ha mai ricevuto alcun avviso o comunicazione che gli potesse far pensare di risultare titolare ancora dell’immobile in oggetto.

I legali del Movimento Difesa del Cittadino sono all’opera per chiedere il ritiro in autotutela agli uffici comunali di tutti gli atti ritenuti illegittimi, diffidando i soggetti coinvolti a perseguire nel loro intento di recupero delle risorse con queste modalità, che al momento appaiono per lo meno discutibili e, probabilmente, completamente infondate.

Laddove invece non ci fosse questo ravvedimento da parte dei soggetti che hanno avanzato richiesta di pagamento, l’associazione consumatori sosterrà il malcapitato cittadino in tutte le sedi con azioni anche risarcitorie, tese a tutelare tutti i diritti dello stesso.

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