Home » Nuova sperimentazione del messaggio IT-alert: mercoledì 24 gennaio, alle 12,nel Comune di Montalto Uffugo

Nuova sperimentazione del messaggio IT-alert: mercoledì 24 gennaio, alle 12,nel Comune di Montalto Uffugo

Redazione

opo il primo test, che ha coinvolto l’intera Calabria lo scorso 7 luglio, prosegue la fase di sperimentazione del nuovo sistema di allarme pubblico nazionale IT-alert per l’informazione diretta alla popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso.In questa occasione, mercoledì 24 gennaio alle ore 12, verrà simulato un incidente industriale – previsto dalla normativa per gli stabilimenti soggetti alla cosiddetta Direttiva Seveso, che riguarda la prevenzione e il controllo dei rischi di accadimento di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze classificate come pericolose – nel territorio compreso in un raggio di 2 chilometri dallo Stabilimento ButanGas di Montalto Uffugo, individuato tra quelli per i quali è stato approvato regolare Piano di Emergenza Esterno.

Sui cellulari accesi e con connessione telefonica di coloro che si troveranno nell’area target del Comune di Montalto Uffugo, arriverà il seguente messaggio di test:”TEST TEST Questo è un MESSAGGIO DI TEST IT-alert. Stiamo SIMULANDO un incidente industriale nella zona in cui ti trovi. Per conoscere quale messaggio riceverai in caso di reale pericolo per un incidente industriale vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST”.È utile precisare che il messaggio di test raggiungerà presumibilmente i telefoni accesi di coloro che si troveranno anche in alcune aree dei Comuni limitrofi al luogo target individuato dalla simulazione dell’incidente, vale a dire: Rose, Luzzi, e Rende.Chi riceve il messaggio di test non ha nulla da temere, e non dovrà fare altro che leggere il messaggio che rimanda alla pagina web del sito IT-ALERT, dove sarà possibile visionare il testo del messaggio reale che i cittadini riceverebbero in caso di allarme per quel determinato rischio.

Sulla pagina sarà presente anche il link al questionario, a cui sono invitati a rispondere sia chi ha ricevuto correttamente il messaggio sia chi, pur trovandosi nell’area di test, non ha ricevuto la notifica.È inportante ricordare che il sistema di allarme pubblico sarà operativo per le diverse tipologie di rischio solo dopo l’esito positivo della fase di sperimentazione.“La Calabria – ha dichiarato il direttore generale della protezione civile, Domenico Costarella – è impegnata in prima linea nei test del nuovo sistema di allarme nazionale alla popolazione in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso.Siamo stati i primi in Italia a sperimentare IT-alert durante l’esercitazione “Sisma dello Stretto 2022” che si è svolta dal 4 al 6 novembre 2022 tra Calabria e Sicilia e tra le prime Regioni a effettuare la sperimentazione su scala nazionale, lo scorso 7 luglio, coinvolgendo circa due milioni di persone presenti in quel momento sul nostro territorio.Questo perché, come ha sottolineato spesso il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, il nostro è un territorio particolarmente esposto a diversi tipi di rischio e dunque necessita di efficaci piani di emergenza e un capillare coordinamento con tutti i soggetti istituzionali preposti nei casi di calamità. Ma soprattutto è fondamentale che ognuno di noi sappia a quali rischi è esposto e che cosa può fare per proteggere se stesso e gli altri”.

Questa ulteriore attività di sperimentazione ha un duplice obiettivo: da un lato sperimentare l’utilizzo di IT-alert su porzioni ridotte e circoscritte di territorio, dall’altro fare un passo avanti nel processo di familiarizzazione con il sistema di allarme pubblico e permettere alle persone di acquisire maggiore confidenza con la ricezione del messaggio per scenari di rischio specifici, con testo declinato in base al rischio e al sito interessato, in vista della messa in operatività in Italia del nuovo Sistema di allerta, la cui fattibilità dovrebbe essere valutata entro febbraio 2024.I test saranno inoltre utili anche per affinare ulteriormente le funzionalità e testare l’efficacia dei flussi di comunicazione in emergenza tra i soggetti interessati. L’ultima fase sperimentale è iniziata Io scorso dicembre, con lo svolgimento dei test nelle giornate del 19 e 20 dicembre, rispettivamente nelle Regioni Puglia e Veneto per lo scenario incidente in stabilimento industriale e in Emilia-Romagna, Lombardia e Sardegna per lo scenario di collasso di una grande diga.Ora, dal 22 al 26 gennaio, verranno simulate tre diverse tipologie di emergenza: il collasso di una grande diga, un incidente industriale rilevante e, per la prima volta, un incidente nucleare oltre i confini nazionali. I test interesseranno porzioni di territorio ristrette, sulla base dello scenario di rischio simulato, in Valle d’Aosta, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Le date dei test, ricorda ancora la Protezione Civile, potrebbero subire variazioni nel caso in cui dovessero esserci eventuali allerte meteo-idro o situazioni di emergenza in atto.

Articoli correlati