“Spero di poter presentare al governo l’anno prossimo più della metà dei Lea della Calabria in verde, cioè oltre la sufficienza dopo 15 anni di insufficienza e di chiedere al governo che la Calabria esca dal commissariato.
Se deve rimanere tra le regioni in piano di rientro ci rimanga ma il commissariamento non mi pare abbia prodotto grandi risultati in passato e non sono sufficienti nemmeno i risultati, pure apprezzati dalla Corte dei conti, che il commissariamento ha fatto in quest’ultimi due anni”.
A dirlo il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, al termine del giudizio di parifica del Rendiconto 2023 da parte della Corte dei Conti.
“Prima di me – ha aggiunto – ne ha parlato la Corte costituzionale e oggi persino il procuratore per la Corte dei conti dicendo che il commissariamento deve essere transitorio, non può essere strutturale.
La Corte dei conti ha riconosciuto che negli ultimi due anni ci sono stati dei progressi nei conti nella gestione del sistema sanitario pure in un contesto di grandissimo deficit ma negli anni passati nulla ma non per responsabilità dei commissari perché è il commissariamento che non risolve i problemi”.
In merito al giudizio di parifica in tutte le sue componenti e senza alcuna prescrizione, Occhiuto ha sottolineato che “per mia natura sono soddisfatto quando concludo il lavoro che mi sono prefissato. Voglio fare di questa regione una regione normale, una regione che spende in maniera efficiente le risorse che abbia una sanità più efficiente seppure in un contesto di sanità diffusamente degradata in tutta Italia e quindi la Corte dei conti ha evidenziato dei progressi ma ha anche giustamente evidenziato delle ombre. Il mio compito è quello di non gioire per i progressi ma di occuparmi delle ombre affinché l’anno prossimo la relazione della Corte dei conti possa essere ancora migliore. Ricordo che appena insediato c’era il fortissimo rischio che i conti non fossero parificati c’erano moltissime censura della Corte dei conti. Ogni anno va un po’ meglio e anche loro lo riconoscono e di questo ne sono molto soddisfatto così come della parifica, quest’anno addirittura a luglio. E’ la prima volta che la regione è riuscita ad approvare il consuntivo ad aprile e anche questo serve a descrivere una regione dove le cose si fanno per bene come devono essere fatte. Questo è il risultato che la Corte dei conti ha giustamente riconosciuto”.
In merito ai rilievi sulla sanità, Occhiuto ha sostenuto che la “Corte dei conti dice c’è un grande attivismo dei livelli apicali della regione ma c’è un deficit di capacità amministrativa. Non sono soddisfatto del fatto che la Corte esprima un giudizio così positivo su di me, certo che sono contento, ma io ho la responsabilità del funzionamento complessivo della macchina amministrativa quindi devo fare in modo di migliorare anche la capacità amministrativa nelle aziende sanitarie perché la Corte dei conti, da più tempo, ci dice che c’è un fortissimo deficit di capacità amministrativa.
Azienda zero deve servire a questo, già lo sta facendo ma costruire un’azienda che accentri tutta la capacità amministrativa delle aziende sanitarie non è un’opera semplice che si fa in qualche settimana”.
Infine, sui rilievi sulla spesa dei fondi Por, Occhiuto ha sottolineato che la Regione adesso è in “overbooking. Quando mi sono insediato – ha detto – c’era un miliardo di euro di fondi comunitari non utilizzati. La Corte dei conti oggi rileva che al 31 dicembre 2023 c’erano 184 milioni non utilizzati. Ho informato i giudici che già ad oggi abbiamo superato il target, siamo in overbooking perché abbiamo speso non solo i 184 milioni ma abbiamo speso 230 milioni e ci sono altri 200 milioni sottoposti ai controlli che ad ottobre potranno dimostrare che la Calabria non solo ha speso tutto quello che non era stato speso in passato ma è riuscita anche a spendere di più”.