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Pititto CGIL: “A pagare il prezzo più salato saranno le fasce popolari e le aree fragili del Paese

Redazione

“La CGIL, già da tempo impegnata a contrastare il disegno di legge sull’autonomia
differenziata con un susseguirsi di iniziative sull’intero territorio metropolitano,
denuncia, oggi, la necessità di bocciare il recente provvedimento legislativo,
conosciuto anche come “legge Calderoli””. Questo quanto sostiene in una nota il
Segretario Generale della CGIL Area Metropolitana Reggio Calabria Gregorio
Pititto.
“Riteniamo – continua Pititto – necessario avviare un percorso abrogativo attraverso
un referendum, in quanto la legge è indubbiamente dannosa, poiché nega prospettive
di crescita sociale, occupazionale ed economica non solo nei confronti di chi vive nel
meridione, ma nei confronti dell’intera popolazione del nostro Paese.”
“Nello specifico, – asserisce – verrà colpito il carattere pubblico e nazionale
dell’istruzione, sarà ridimensionato il welfare universalistico, subirà un ennesimo
colpo il nostro sistema sanitario e saranno messi in discussione anche i contratti
collettivi nazionali di lavoro. Aumenteranno, dunque, a dismisura le disuguaglianze.”
“Pesanti saranno le ripercussioni che ricadranno su lavoratrici, lavoratori, pensionati
e giovani di tutte le latitudini” – ribadisce il Segretario. “A pagare il prezzo più salato
saranno le fasce popolari e le aree fragili del Paese, con conseguenze negative per la
coesione sociale e per l’intero tessuto produttivo nazionale.”
“Inoltre la divisione – continua – della nostra Nazione in tante piccole autonomie
gestite da un unico individuo al comando, si presenterà, in un contesto europeo, non
come uno Stato unito e forte, ma come un agglomerato caotico incapace, quindi, di
affrontare questioni importanti quali una forte politica industriale, la transizione
digitale e la conversione ecologica.”
“Queste dunque le motivazioni che ci spingono ad agire” – afferma Pititto.

“L’appello che lanciamo è quello di costituire un comitato referendario in ogni
comune della nostra area metropolitana per avviare e gestire la campagna
referendaria, nonché iniziative, dibattiti e raccolta firme.”
In data 5 Luglio il quesito referendario che chiede l’abrogazione della legge
sull’autonomia differenziata è stato presentato da 34 sigle, fra partiti, sindacati e
associazioni in Corte di Cassazione.
“Tutte le realtà associative del territorio metropolitano di Reggio Calabria – chiosa
Pititto – sono chiamate ad agire per fare fronte comune costituendo un comitato per
avviare e gestire la campagna referendaria. Insieme ad altri comitati spontanei, nati di
recente per contestare la legge Calderoli, definiremo iniziative per contrastare un
progetto che danneggia non solo il Sud Italia, ma l’intero Paese.”

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