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Questione relativa al sequestro del Porto di Bagnara – Sollecito incontro e autorizzazione all’uso

Redazione

Nelle date del 28.03.2021 e 09.05.2021 segnalavo a questa On. Procura della Repubblica il
grave disagio delle famiglie dei pescatori di Bagnara a seguito dell’avvenuto sequestro del
porto e chiedevo, cortesemente, di poter incontrare il Sostituto Procuratore che si stava
interessando dell’indagine per cercare di trovare una soluzione affinchè costoro potessero
riprendere l’attività lavorativa con la quale sostenevano i propri gruppi familiari. Non
ottenevo, però, alcun riscontro.
Nella data del 16.05.2021 sollecitavo un riscontro e il Signor Procuratore della Repubblica,
dottor Giovanni Bombardieri, rispondeva con nota del 20.05.2021, protocollo n. 2621/21, del
tutto generica e senza alcuna concreta affermazione se non “la massima attenzione
dell’Ufficio alla definizione della fase cautelare della vicenda giudiziaria”. Nel mentre, nessun
riscontro da parte del Signor Prefetto, al quale, con la nota del 16.05.21, si era chiesto di un
“urgente convocazione delle parti per cercare di trovare una soluzione che possa limitare i
danni e possa consentire adeguatamente il proseguimento dell’’indagine e della eventuale
bonifica”.
Ieri sera vi è stato un incontro a Bagnara alla presenza dei Sindaci del luogo, del Presidente
della GR, Nino Spirlì, del Vice Ministro Alessandro Morelli, del Capogruppo regionale della
Lega, On. Tilde Minasi, del responsabile locale del partito, Giuseppe Pirrotta e dello
scrivente. In un clima infuocato per le sofferenze delle famiglie dei pescatori è stata data da
tutti la massima solidarietà e collaborazione, con impegno a trattare il problema sia a livello
regionale che nazionale. Ma tutto l’impegno per trattare adeguatamente il problema nei tavoli
indicati, passa sempre attraverso il dissequestro del porto o, comunque, l’autorizzazione
all’uso dello stesso. Provvedimenti che possono essere emessi solamente da questa On.
Procura. Altrimenti ogni altra iniziativa sarà del tutto inutile.
Con la presente, pertanto, per sollecitare la emissione dei necessari provvedimenti non
potendo, allo stato, credere che si possa mettere sulla strada oltre 50 famiglie per una
bonifica che poteva anche essere eseguita dopo l’estate o, comunque, anticipata, così da
salvare la stagione lavorativa dei pescatori. La Lega vigilerà sulla regolarità delle azioni e
cercherà, sempre nei limiti del rispetto della legge e dei ruoli, in tutti i modi di tutelare le
famiglie dei pescatori non potendo questi essere lasciati soli e nella balia anche della
criminalità organizzata, che potrebbe approfittare dell’evidente stato di bisogno.
In attesa di cortese riscontro sulle date presumibili della liberazione del porto, si porgono i
migliori saluti.

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