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A Riparo l’incontro sulla solitudine dei giovani nell’era digitale, il Sindaco Falcomatà: “Disagio giovanile va gestito con l’impegno di tutte le agenzie educative”

Redazione

Nell’auditorium parrocchiale della Chiesa di Santa Maria della Neve un approfondito confronto a più voci sui temi legati all’universo giovanile

Il Sindaco Giuseppe Falcomatà è intervenuto al convegno “La solitudine dei giovani nell’era digitale tra connessione virtuale e isolamento reale”, organizzato dalla Parrocchia San Nicola di Bari e Santa Maria della Neve e dall’Associazione APE Reggina, guidate da Don Giovanni Gattuso.

All’evento, mirato ad approfondire il fenomeno della solitudine giovanile nell’era digitale, con un focus sui rischi legati all’uso dei social media, erano presenti anche il Vicesindaco Paolo Brunetti ed il Consigliere Francesco Barreca.

“Questo incontro rappresenta un’occasione per discutere di un tema centrale per il presente e il futuro dei nostri giovani” – ha esordito Falcomatà, sottolineando che “poterlo fare grazie ad un confronto tra istituzioni, professionisti e società civile, ci permette di maturare la consapevolezza che, per arginare il disagio giovanile, purtroppo, non è sufficiente il solo sforzo all’interno della sfera familiare, ma è indispensabile un gioco di squadra, attraverso il quale tutte le agenzie educative siano coinvolte in un processo di sensibilizzazione e di ascolto”.

Il primo cittadino ha poi aggiunto: “Il mio vuole essere un approccio da genitore ancor prima che da sindaco, pertanto, capisco quali siano le paure, le ansie e le preoccupazioni di un padre, che deve fare i conti con la rapidità con la quale i cambiamenti si susseguono nelle tappe di crescita dei nostri figli, capaci di assimilare con altrettanta velocità le dinamiche intorno a loro, in un mondo iperdigitalizzato”.

Concludendo il suo intervento, Falcomatà ha detto che “il senso di protezione personale e la necessità di farli respirare, lasciando loro gli spazi che richiedono, costituiscono quel dissidio quotidiano che ci interroga su quale sia il nostro il compito nel loro percorso di emancipazione e di formazione. La risposta penso risieda nella capacità di saper costruire, attorno ai nostri giovani,  quel paradigma valoriale basato sull’ educazione, sui principi irrinunciabili di legalità e del rispetto delle regole, in grado di generare relazioni sociali positive”.

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