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Falcomatà: “Il porto di Gioia Tauro non è un ring sul quale inscenare regolamenti di conti per vicende personali. Si pensi piuttosto ad una seria programmazione per connettere l’infrastruttura al territorio”

Redazione

Il sindaco della Città Metropolitana sostiene la governance dell’Autorità Portuale e richiama la Regione al trasferimento delle funzioni alla Città Metropolitana con l’obiettivo di favorire una più efficace integrazione del sistema intermodale di trasporto ed uno sviluppo del retroporto

“Ultimamente il porto di Gioia Tauro sembra più un ring che un’infrastruttura vitale per il futuro della Calabria. E’ assurdo che si utilizzi uno dei principali snodi commerciali e trasportistici di tutta Europa come terreno di scontro per beghe di piccolo cabotaggio che nulla hanno a che vedere con l’interesse generale e con lo sviluppo del nostro territorio. I risultati di questi anni ci parlano di un’infrastruttura in crescita, grazie all’ottimo lavoro promosso dal Presidente dell’Autorità Portuale Agostinelli. Un percorso di innovazione ed efficientamento che deve proseguire, rappresentando un valore aggiunto determinante per lo sviluppo della nostra area metropolitana, della Calabria e dell’intero Mezzogiorno. E’ in questi termini che va assunta la questione, ben lontano da posizioni personalistiche che non dovrebbero trovare spazio nel dibattito pubblico e che rischiano di fare del male ai tanti, e metto per primi i lavoratori portuali, che operano ogni giorno per far funzionare al meglio l’infrastruttura”. E’ quanto afferma in una nota il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.

“La dialettica di parte non ci appassiona – aggiunge ancora il sindaco – è grave che si tenti di utilizzare le istituzioni come strumento per ciò che appare come una sorta di regolamento di conti, rispetto ad una vicenda del tutto personale, fuori da qualsiasi interesse pubblico. Ciò che dovrebbe preoccupare invece delle istituzioni responsabili, è ad esempio la difficoltà ad operare, da parte di un Ente di programmazione strategico come la Città Metropolitana, per via del mancato trasferimento delle funzioni da parte della Regione Calabria. O ancora l’assenza sostanzialmente strutturale dell’Ente regionale dalle dinamiche di sviluppo del porto e soprattutto del retroporto, che versa da lungo tempo in una condizione di abbandono, o la penuria di risorse provenienti dai trasferimenti statali e regionali nei confronti della Città Metropolitana, che determinano l’impossibilità di programmare strumenti di trasporto intermodale connessi all’area portuale, con un sistema di trasporto pubblico destinato alla mobilità degli stessi lavoratori portuali, in grado di favorire quel tanto anelato meccanismo di indotto che potrebbe generare un effetto moltiplicatore sul territorio, in termini commerciali ed occupazionali”.

“In queste settimane ho avuto modo di ascoltare le rimostranze di tanti operatori portuali – ha affermato il sindaco – e credo sia giunto il momento di ritornare a parlare di una programmazione efficace per lo sviluppo del nostro porto, così come di un percorso di sviluppo che coinvolga pienamente la comunità della Piana di Gioia Tauro e dei suoi Comuni. A partire dal tema dei trasporti e della mobilità interna, ad esempio con la rivitalizzazione del sistema delle vecchie linee taurensi. Su questi temi attendiamo di poterci confrontare con chi ha davvero a cuore le sorti di questo territorio”.

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