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Il Sindaco Falcomatà sostiene la richiesta di referendum abrogativo della legge sull’Autonomia differenziata: “E’ una legge che penalizza il Mezzogiorno, in migliaia lo hanno capito anche al Nord”

Redazione

A Palazzo Campanella un sit-in con sindaci, amministratori e cittadini dalle cinque province calabresi

“La ritengo un’altra iniziativa utile e positiva e ringrazio consiglieri regionali che hanno inteso promuoverla per avere stimolato un ulteriore momento di confronto e di presenza rispetto al tema dell’autonomia differenziata. La politica è anche questo, sono battaglie che vanno fatte nelle sedi istituzionali, ma sono battaglie che vanno portate soprattutto fuori dalle stanze dei ‘palazzi’ perché occorre il più possibile confrontarsi con la cittadinanza, e fare capire concretamente quali sono gli effetti negativi dell’autonomia differenziata. Mi sembra che questa attività stia già dando ottimi frutti, rispetto a quelle che sono le firme raccolte in tutta Italia nei vari banchetti ed in altre iniziative utili a far comprendere quanto il tema dell’autonomia differenziata sta diventando percepito in maniera concreta dalla cittadinanza”. Così il Sindaco metropolitano e di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, partecipando al sit-in di protesta, di fronte il Consiglio regionale, promosso da molti sindaci calabresi, contro la legge sull’Autonomia differenziata e a sostegno della proposta di referendum abrogativo, in fase di discussione da parte della commissione regionale ‘Affari istituzionali’ del Consiglio regionale.

“La seconda cosa che rilevo – aggiunge Falcomatà – è che come noi auspicavamo e come abbiamo sempre detto, quello dell’autonomia differenziata, non è una battaglia del Sud contro il Nord, è sicuramente una legge che penalizza il Mezzogiorno, ma stiamo riscontrando migliaia di firme anche in altre regioni del Nord, una su tutte in Lombardia. Questo – conclude – a testimonianza di quanto effettivamente gli effetti nefasti, negativi dell’autonomia differenziata sono percepiti come tali anche in altre parti del nostro Paese”.

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